Caccia sospesa in Piemonte

Il Tar ha accolto il ricorso di Lac, Pro Natura e Fondazione per l’Ecospiritualità che hanno chiesto - e ottenuto - la sospensione del calendario venatorio.
E' dunque nulla l’efficacia del programma 2012-2013 nonché di tutti gli atti presupposti, antecedenti, conseguenti, successivi e comunque connessi al predetto provvedimento.
Domenica 16 settembre 2012 la caccia in Piemonte sarà sospesa.
Alla base del provvedimento vi sarebbero in sostanza tre ragioni: mancanza del piano faunistico venatorio regionale, l’assenza della valutazione d’incidenza prevista per la rete Natura 2000 ed infine il non rispetto del parere dell’Ispra per quanto riguarda i periodi della caccia.   
«Per l’assessore Claudio Sacchetto una sonora lezione – dichiara Roberto Piana, presidente della sezione piemontese della Lac -. Punita la sua arroganza, è ora giunto per lui il momento di dimettersi, magari portandosi dietro il “compare” Gian Luca Vignale, con lui principale protagonista dello scippo del referendum regionale contro la caccia».
Dello stesso tenore il commento di Piero Belletti di Pro Natura: «Per gli animali selvatici è una grande vittoria e un grande giorno. Ora aspettiamo con fiducia che Napolitano sciolga il Consiglio regionale colpevole del furto di democrazia del maggio scorso. Ancora una volta lo studio legale Fenoglio-Callegari di Torino si è distinto in una battaglia difficilissima per la difesa della fauna selvatica. Gli animali ringraziano».
L'apertura della caccia era prevista il 16 settembre. Il ricorso sarà trattato nel merito il 23 ottobre.

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