Richiesta urgente vincolo per “Molino Roggeri” di Rivalta di La Morra

Lettera inviata da Italia Nostra - Sezione Braidese alle soprintendenze per i beni architettonici e paesaggistici del Piemonte.  

Inviamo la presente per richiedere con urgenza un intervento di codesta Soprintendenza riguardo un bene privato, il “Molino Roggeri” di Rivalta di La Morra (situato a poche decine di metri dai resti dell’antico ponte Carloalbertino sul Tanaro), di notevole importanza storico-culturale che ci segnalano a rischio abbattimento e distruzione in previsione di prossimi lavori per il completamento dell’Autostrada Asti/Cuneo.

Il fabbricato in oggetto, costruito nel 1814 dai fratelli Roggeri (e per tale ragione conosciuto popolarmente come “Molino Rogè”), ha svolto fino a pochi anni fa un’importante ed essenziale funzione economica e sociale ed oggi è, in quell’area, unico importante esempio di archeologia industriale. A nostra conoscenza era infatti il solo molino della zona a servizio degli abitanti di La Morra ma anche, di fatto, di Verduno, Pollenzo e parte della bassa braidese e dell’area S.Vittoria/Cinzano come indicato sia da Giovan Battista Rubino a p. 51 del Manuale sacro ad uso delle venerande confraternite ed altre pie società erette in Morra Capo-Luogo di Vicaria ecc.. (edito a Carmagnola dalla tip. Barbié nel 1835) che nel Dizionario del Casalis del 1843, (vol. XI, p. 428)

L’edificio si lega inoltre strettamente al complesso Carloalbertino di Pollenzo tanto che negli archivi comunali di La Morra si cita il mulino in regione Rivalta, località Castellero, nell’azienda della Real Casa della cinta di Pollenzo (vedasi Archivio storico 1800-1900, Mazzo 51, fascicolo 121, “Convenzione vendita mulino regione Rivalta, ossia Castellero all’Azienda della Real Casa”, 22 gennaio 1838): quindi pertinenza logistica essenziale e complementare delle attività economiche della Tenuta Reale pollentina.

La distruzione del manufatto (che stranamente non pare risultare nell’elenco dei beni vincolati della Soprintendenza nell’area di La Morra ma è segnalato come rilevante nella cartografia pertinente l’area del Piano Paesaggistico Regionale) sarebbe quindi una grave menomazione di una struttura storica essenziale per comprendere e vedere ancora oggi il dispiegarsi sul territorio dell’articolato complesso Carloalbertino. Riteniamo pertanto più che mai importante che la Soprintendenza intervenga al più presto, prima di una eventuale abbattimento, a tutela di questo bene.

Il Presidente della Sezione d’Italia Nostra di Bra e del Braidese Angelo Mallamaci

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