La Toscana e l'Acqua Pubblica: esempio per tutti

Stampa
In Europa le forme di gestione dell'acqua più efficienti e più efficaci, dal punto di vista sociale e ambientale, sono  totalmente pubbliche. Tutti i dati e tutti gli studi lo confermano. Perchè la Toscana, con la legge sui servizi pubblici locali che sarà presto in discussione in Consiglio regionale, vuole andare nella direzione contraria, prevedendo un gestore unico regionale da affidare ad una Spa ?

Se ne è discusso Domenica 25 maggio, al convegno internazionale organizzato dal Forum italiano dei movimenti per l'acqua all'interno di Terra Futura, dove si sono messe a confronto le esperienze dei più importanti acquedotti europei, che dimostrano come il miglior modello per l'Europa sia quello di una gestione totalmente pubblica del servizio idrico integrato. Queste le anticipazioni raccolte dai protagonisti del convegno qualche ora prima ...

Tommaso FATTORI, Forum toscano, Forum italiano dei Movimenti per l'Acqua: "Al convegno di domani vogliamo fare un'operazione di verità: portare dati oggettivi, esperienze e modelli che chiariscano una volta per tutte come in Europa la gestione totalmente pubblica dell'acqua sia la più efficace e la più efficiente, da Siviglia a Bruxelles, cioè in realtà moderne e metropolitane. Gestione totalmente pubblica significa: non privata, nè mista pubblico-privata. Vogliamo portare dati, contro le affermazioni ideologiche di chi sostiene la necessità dell' ingresso dei capitali privati nella gestione dell'acqua a discapito di qualsiasi elemento oggettivo. Riusciremo, dalla Toscana, a guardare Parigi, dove il disastro della gestione privatizzata dell'acqua spinge il nuovo Sindaco a riconoscere l'errore e a puntare tutto sulla ripubblicizzazione? O vogliamo dare l'acqua toscana alle multinazionali in fuga dalla capitale francese? Il nostro obiettivo è salvare l'acqua toscana, che con la nuova legge regionale e l'istituzione del gestore unico, finirà per consegnarne la gestione ad Acea SPA, cioè ad una piramide i cui due angoli principali sono gli azionisti privati (compresa la francese Suez) e le banche, e il cui terzo angolo è il sindaco di Roma Alemanno."

Jaime MORELL SASTRE, Direttore del Consorcio Provincial de Aguas de Sevilla (Spagna): "La nostra gestione dell'acqua a Siviglia e nella provincia è una gestione totalmente pubblica, considerata fra le migliori in Europa. Di fronte alla vaghezza degli argomenti dei privatizzatori, abbiamo da tempo scelto di confrontarci su dati inoppugnabili, che dimostrano su basi oggettive cosa significa qualità del servizio pubblico: è stata definita una tabella di tipo tecnico-scientifico, con 40 indicatori precisi, rispetto ai quali poter valutare efficacia sociale, ambientale ed efficienza del servizio idrico, e rispetto a cui confrontare costi e qualità dell'acqua pubblica e privata. Così è stata smontata la tesi che vorrebbe un privato più efficiente. Il privato è solo più costoso."

Anne LE STRAT, Presidente Generale di Eau de Paris (Francia) dichiara: "Il sindaco di Parigi Delanoe, appena eletto, ha nel suo programma un punto molto chiaro: dopo il fallimento della privatizzazione dell'acqua, la capitale della Francia deve tornare ad una gestione totalmente pubblica del servizio idrico, assai più efficiente ed efficace di quanto si sia dimostrata quella privata, nell'arco degli ultimi venticinque anni. Un primo pezzo della ripubblicizzazione è già attuata - Eaux de Paris è adesso interamente pubblica (NDR: a lungo invece è stata mista pubblico privata a maggioranza pubblica, proprio come Publiacqua SPA in questo momento)- ma la distribuzione dell'acqua parigina resta ancora in mano ai privati di Suez e Veolia. Nel 2009, allo scadere del contratto con le due multinazionali, vogliamo però rendere pubblica anche la distribuzione. Il Sindaco mi ha incaricata ufficialmente di ultimare il processo di ripubblicizzazione e ce la metterò tutta perchè credo fermamente, dopo tanti anni di lavoro nel settore, che questa sia l'unica strada percorribile nell'interesse dei cittadini".