L'acquedotto astigiano in cifre e non solo ...

98 km rete adduzione. 733 km rete distribuzione. 16 pozzi per 9.400.000 mc/anno.
L'Acquedotto del Comune di Asti attinge acqua dai punti di presa situati nel Comune di Cantarana e in frazione Valmaggiore.
Ma quando si parla di 'Acqua di Asti'ci si riferisce più spesso al campo situato in loc. Bonoma di Cantarana, che costituisce la principale fonte di approvvigionamento idrico dell'Acquedotto. I pozzi esistenti forniscono la quasi totalità dell'acqua disponibile. Grazie ad un consistente strato impermeabile di argilla, l'acqua viene protetta da qualsiasi tipo di infiltrazione.
L'acqua emunta viene inviata attraverso una rete di tubazioni ad una vasca di riunione per essere mescolata ed ossigenata al fine di purificarla dalla pur minima quantità di idrogeno solforato a volte presente nelle falde più profonde.

L'acqua passa quindi al moderno impianto di deferromanganizzazione ad ozono da cui l'acqua esce assolutamente potabile e da cui viene pompata a due vasche di carico della capacità di 1000 mc che alimentano, a loro volta, le condotte adduttrici che garantiscono una portata massima di 450 lt/sec ai serbatoi di compenso di via Conte Verde, del Villaggio Aurora e di via al Castello.

Il secondo campo sorgentifero è situato in Asti nella frazione di Valmaggiore, in zona nord e comprende due pozzi e un impianto di deferromanganizzazione che rifornisce le frazioni Valmaggiore, Valgera.

La rete acquedottistica comprende alcuni serbatoi di compenso ubicati in:

- via al Castello: il serbatoio è stato costruito nel 1894 e fornisce l'acqua ad una piccola parte del centro storico
- via Conte Verde: i due serbatoi hanno una capacità di 2500 mc ciascuno. L'acqua viene pompata nel serbatoio pensile di Via Conte Verde, della capacità di circa 750 mc che viene utilizzato per servire la parte alta della città.
- Villaggio Aurora: la parte realizzata ha una capacità di 6000 mc.

L'Acquedotto della città di Asti è dotato di un sistema di Telecontrollo che consente la misurazione, la registrazione ed il controllo dei principali parametri del sistema acquedottistico.

Sistematici controlli analitici dei parametri microbiologici, chimico-fisici ed organolettici vengono condotti da ASP per assicurarsi che l'acqua distribuita sia sempre conforme ai dettami di legge.
Ulteriori Analisi di controllo vengono effettuate dall'A.S.L 19 di Asti.

E' in fase di realizzazione il progetto relativo alle opere di completamento e razionalizzazione dell'Acquedotto Città di Asti che prevede la realizzazione di un nuovo serbatoio in località Bonoma di Cantarana ed un nuovo serbatoio in località Viatosto a servizio della 'rete alta' cittadina, nonché delle relative condotte di collegamento.
Sono inoltre in fase di esecuzione i lavori di potenziamento della rete acquedottistica per l'allacciamento del Carcere in Fraz. Quarto Inf. e sono appena state ultimate le opere di allacciamento del nuovo Ospedale.

DEPURAZIONE
Dal 1999 ASP s.p.a gestisce il sistema il Depuratore del Comune di Asti. Complessivamente i reflui vengo o depurati in quattro impianti, tutti del tipo a fanghi attivi.
L'impianto principale, realizzato nel 1978, ha una potenzialità di trattamento corrispondente a circa 81.000 abitanti equivalenti; è previsto un suo ampliamento sino a 180.000 abitanti equivalenti, con la potenzialità di raccogliere anche i reflui provenienti dai comuni limitrofi ad Asti. Nell'anno 2002 sono stati depurati mc 9.518.551 di reflui.

ASP esegue frequenti e severi controlli che forniscono la più assoluta garanzia che le caratteristiche dell'acqua depurata stiano con continuità dentro i parametri fissati dalle norme.

Nell'anno 2002 con il completamento e il collaudo del collettore fognario di Asti – Isola d'Asti, c'è stata l'estensione del servizio di fognatura e depurazione al Comune di Isola d'Asti e a parte del comune di Costigliole d'Asti.
L'Ambito Territoriale Ottimale n. 5 'Astigiano-Monferrato', è fondato istituzionalmente sulla L. 36/94, sulla L.R. 13/97 di attuazione a scala regionale e sulla Convenzione di Cooperazione tra gli Enti Locali facenti parte dell'ATO, ed è finalizzato alla riorganizzazione su base locale del servizio idrico integrato: approvvigionamento idrico, raccolta e trattamento delle acque reflue urbane.
L'ATO 5, insediatosi il 5 febbraio 1999, è costituito da 154 comuni appartenenti alle province di Asti, Alessandria e Torino distribuiti su un territorio di circa 2.040 Km quadrati e suddivisi in 4 Aree Territoriali Omogenee.

L'unica fonte di approvvigionamento dell'Ambito è costituita da pozzi : quello di Cascina Giarrea di Saluggia (VC) e quello ubicato in Valle Maggiore nei Comuni di Cantarana e Ferrere (AT ). Sulla base delle analisi sulle qualità delle acque distribuite dai singoli acquedotti effettuate dall'ARPA di Asti nel corso del 1997-98, si possono evidenziare i seguenti dati:

Acquedotto Monferrato
valori riferiti esclusivamente alle analisi sulle reti di distribuzione.
I parametri principali sono:
- durezza in gradi francesi variabile da 13 a 14;
- cloro variabile da 2 a 20;
- calcio nella media
- solfati non sopra il valore 40 mg/l

Acquedotto di Asti
Per l'acquedotto di Asti i parametri fondamentali sono:
- durezza in gradi francesi, variabile da 20 a 40;
- cloro variabile da 3 a 10 con qualche punto superiore;
- manganese presente in alcuni casi
- calcio presenta in alcuni casi valori molto bassi

Acquedotto Valtiglione
I parametri fondamentali sono:
- durezza in gradi francesi, variabile da 20 a 24;
- solfati SO4, variabili da 10 a 30;
- cloro nella media

Per gli altri acquedotti gestiti in economia i valori fondamentali della qualità appaiono meno buoni , ma in nessun caso, almeno per i parametri considerati, sono stati superati i valori di Concentrazione Massima Ammissibile. Complessivamente si può affermare che l'acqua distribuita nell'ATO è di buona qualità.

La lunghezza di rete media per abitante servito, a livello di ambito, risulta essere di circa 17 metri per abitante, rispetto ad un valore medio degli ATO che ad oggi in Italia hanno già operato la ricognizione delle infrastrutture di 7.8 m./ ab.
Anche tale valore evidenzia l'urbanizzazione di carattere disperso del territorio dell'ATO.

Gli impianti di potabilizzazione censiti dalla ricognizione regionale (anni 1996 - 1997) sono 14. I trattamenti tipicamente applicati sono quelli della deferrizzazione e/o demanganizzazione con in alcuni casi passaggi su filtri a carboni attivi; dal censimento non risultano essere applicati trattamenti di disinfezione.

Dai dati della ricognizione regionale non è stato possibile suddividere le utenze domestiche da quelle industriali, agricole o di altro tipo; utilizzando, però, i dati relativi ai volumi fatturati per tipologia di utenza è stato possibile determinare che le utenze domestiche consumano il 90 % del volume totale d'acqua fatturato e che, quindi, le altre utenze hanno una incidenza numerica relativamente bassa.

Utenze del servizio di acquedotto (1996)
Società Acque Potabili S.p.A. 1.751
Società Acque Potabili S.p.A. (ex Italgas) 2.980
Acquedotto Monferrato 44.917
Comune di Solero 782
A.S.P. 10.200
Comune di Azzano 195
Comune di San Damiano 2.657
Comune di San Martino-Antignano-Celle 2.324
Comune di Cisterna 707
Comune di Castello di Annone 780
Acquedotto Consorziale Della Piana 3.870
Acquedotto San Cristoforo 93
Comune di Tigliole 950
Consorzio Acquedotto Valtiglione 12.980
Comune di Rocca d'Arazzo 694
Comune di Rocchetta Tanaro 895
Comune di Cortiglione 373
Comune di Quaranti 132
Comune di Castagnole Lanze 1.420
Comune di Castel Rocchero 253
Comune di Cerro Tanaro 325
Comune di Revigliasco-Tecnoedil S.P.A. 416
Totale AMBITO 89.694

I principali gestori del servizio di acquedotto sono pertanto quelli di seguito elencati:
- Acquedotto Monferrato
- ASP S.p.A.
- Acquedotto Consorziale della Piana
- Consorzio Acquedotto Valtiglione

Il Servizio di acquedotto ha un livello di aggregazione abbastanza elevato, infatti i 4 principali Gestori elencati sopra forniscono il servizio a circa l'80% della popolazione.
Si riporta di seguito una breve descrizione degli attuali gestori di acquedotto.

Acquedotto Monferrato gestisce il servizio nella zona nord dell'Ambito (99 Comuni) e serve complessivamente circa 91.000 abitanti.
Le sue fonti di approvvigionamento sono ubicate in territorio di Saluggia, comune appartenente all'ATO n. 2, tranne che per 3 pozzi, due nel comune di Quattordio ed uno nel comune di Refrancore.

La Società ASP gestisce il servizio di acquedotto della città di Asti. La popolazione interessata dal servizio è di circa 72.000 abitanti.
Le sue fonti di approvvigionamento sono costituite da pozzi ubicati prevalentemente nella zona di Ferrere-Cantarana.

L'Acquedotto Consorziale della Piana ha in gestione gli acquedotti di 6 comuni della zona occidentale dell'Ambito ed interessa circa 11.000 abitanti.
Le sue fonti di approvvigionamento sono costituite da pozzi ubicati nel territorio dei comuni gestiti (i principali a San Paolo Solbrito).

Il Consorzio Acquedotto Valtiglione gestisce il servizio della maggior parte dei comuni della fascia sud dell'Ambito (25 comuni). Gli abitanti, residenti e fluttuanti, interessati dal servizio sono circa 28.000.
Il Consorzio ha le sue fonti di approvvigionamento principali in comune di Ferrere, 6 pozzi.

Il Consorzio Acquedotto S. Martino - Antignano - Celle gestisce il servizio di sola adduzione dei tre comuni ubicati nella zona sud-occidentale dell'Ambito per complessivi 1.600 abitanti circa tra residenti e fluttuanti.
Non ha fonti di approvvigionamento proprie ma acquista acqua dal Consorzio Acquedotto Valtiglione e dalla Società Tecnoedil.

La Società Acque Potabili gestisce il servizio di tre comuni (Cantarana, Ferrere e Villafranca) ubicati nella zona centro-occidentale dell'Ambito, per complessivi 5000 abitanti circa tra residenti e fluttuanti.
Le sue fonti di approvvigionamento sono costituite da n. 4 pozzi ubicati nel territorio dei comuni gestiti.

La Società Acque Potabili (ex Italgas) gestisce il servizio di due dei più popolosi comuni della zona sud dell'Ambito, Canelli e Nizza Monferrato, per circa 20.000 abitanti.
Le sue fonti di approvvigionamento sono costituite da pozzi ubicati nel territorio dei comuni gestiti e soprattutto per quanto riguarda Nizza M.to mediante l'acquisto di acqua dal Consorzio Valtiglione e dal Comune di Cortiglione.

La Società Tecnoedil gestisce il servizio il ciclo idrico integrato dei Comuni di Revigliasco e Castagnole Lanze.
Le fonti di approvvigionamento sono esterne all'ATO per quanto riguarda il Comune di Revigliasco mentre vi sono pozzi propri e viene acquistata acqua dal Consorzio Valtiglione per quanto riguarda il Comune di Castagnole Lanze.

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