L'astigiano a Roma per difendere l'Acqua Bene Comune

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Lo scorso Sabato 1° Dicembre, a Roma, una delegazione del Gruppo P.E.A.C.E. (Pace, Economie Alternative, Consumi Etici) dell'Asti Social Forum ha partecipato alla manifestazione nazionale a sostegno delle azioni di salvaguardia e ri-pubblicizzazione degli acquedotti italiani, dove ha ufficialmente rappresentato anche l'Amministrazione Provinciale di Asti, l'Autorità d'Ambito n° 5 Astigiano-Monferrato, il Consorzio fra i 101 Comuni dell'Acquedotto del Monferrato, le Amministrazioni Comunali di Berzano San Pietro e Castello di Annone, il Comitato Astigiano a difesa delle Acque Pubbliche.
Oltre 40.000 persone hanno sfilato per le vie di Roma attraverso un colorato corteo aperto dai Sindaci e dai gonfaloni di centinaia di Enti locali di ogni parte d'Italia e da una infinita serie di Associazioni e Comitati nati per difendere e salvaguardare l'acqua: una delle più essenziali risorse per la sopravvivenza dell'uomo, oggi sempre più a rischio di progressivo depauperamento e sempre più fonte di 'appropriazione' da parte degli interessi puramente economici di soggetti privati o non più totalmente sotto il controllo degli Enti pubblici.

Nei mesi scorsi, questo colorito 'popolo dell'Acqua' ha elaborato una proposta di legge d'iniziativa popolare (attualmente in discussione in Parlamento) che, con molta chiarezza, definisce un preciso percorso in grado di riportare l'intera gestione degli acquedotti italiani sotto il controllo rigorosamente pubblico ed ha promosso una raccolta firme che ha superato la considerevole quota di 406.000 sottoscrizioni a livello nazionale (oltre 3.000 nella nostra provincia).

La manifestazione intendeva sollecitare un iter parlamentare lineare e rapido, oltre a voler ribadire l'attenzione che i cittadini italiani mostrano al ritrovato sentire di un bisogno di 'beni comuni': si scrive 'acqua', si legge 'democrazia' '

Nelle scorse settimane, su iniziativa del Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche, il nostro territorio provinciale si è reso promotore della nascita di un coordinamento piemontese 'pilota' a livello nazionale. Si tratta di un tavolo di lavoro sui temi della salvaguardia delle acque comuni che vede riuniti tutti i 4 'Attori' del settore: gli Enti locali (Regione, Province, Comuni), le Autorità d'Ambito del servizio idrico integrato, i gestori degli acquedotti e la Società Civile/Comitati locali.

Il primo incontro, ospitato dal salone consiliare della Provincia di Asti lo scorso 19 Novembre, ha già definito una serie di obiettivi da raggiungere tra cui si segnala la richiesta ufficiale (attualmente in corso di progettazione) rivolta a tutte le mense pubbliche e a tutte le sagre/feste dell'astigiano, di deliberare la somministrazione di acque 'del rubinetto' in luogo di quelle minerali, dato il riconosciuto valore qualitativo della potabile erogata dai nostri acquedotti e date le profonde incidenze etiche e sociali relative.