Acqua: base della nostra comune convivenza

Dal 2005, nella nostra Provincia, un gruppo di donne e uomini di ogni età ed estrazione sociale ha dato vita ad un progetto “politico” basato sul recupero del concetto di “Bene Comune”, individuando negli elementi naturali basilari dell’esistenza sul nostro pianeta il “luogo” adatto per ricostruire una logica di convivenza sociale.
ImageDopo quasi un anno di attività, il Gruppo ha voluto affrontare una ulteriore fase, favorendo un percorso “a Rete” sul tema della salvaguardia della risorsa Acqua e stimolando la nascita di un Comitato astigiano che ha promosso sul territorio una proposta di legge d’iniziativa popolare nazionale finalizzata alla ri-pubblicizzazione delle acque, a cui hanno aderito 27 Organizzazioni della Società Civile astigiana.
Sono state raccolte oltre 400.000 firme a livello nazionale e 2.821 firme a livello provinciale e questi dati numerici sono testimoni che la lamentata “lontananza” dei cittadini dai luoghi decisionali/istituzionali è solo conseguenza di un dibattito troppo distante dall’essenza dei nostri “valori” condivisi.
Nel frattempo, il “Popolo dell’Acqua” è diventato tremendamente di moda e, ora, decine e centinaia e migliaia di soggetti “che contano” (Onu, Oms, Fao, Centri di Ricerca, Università blasonate …) hanno pronunciato la parola magica: SICCITA’ … EMERGENZA !
Non sarà, forse, che il “sistema” salmodia la parola “siccità” confondendola con “energia per il nostro solito motore” ?
Se così è, l’idea di siccità non ci deve far paura ma deve soltanto farci riflettere ed agire: rivendichiamo il ruolo dell’acqua come bene naturale e bene comune, come diritto universale, come risorsa non infinita e, dunque, da preservare. Diritto e non merce.
Difendiamola, questa “nostra acqua” …
Preoccupiamoci di non sprecarla, di preservare sorgenti e falde, di rallentare la ormai certa progressiva scomparsa dei ghiacciai.
E facciamo in modo che proprio l’acqua non sia più il propellente base del respiro artificiale di questo nostro pianeta in perenne disequilibrio.
Chi grida (oggi) all’emergenza, lo fa in virtù di un modello che molti di noi non accettano e non intendono più accettare.
Acqua.
Aria.
Terra (Territorio).
Fuoco (Calore/Energia).
E’ da qui – dalle origini, dunque - che dobbiamo far ripartire un concetto di società, di vita, di comunità.
Approfittiamone, l’occasione è propizia …

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