Comune e Provincia di Asti rispondono alle Lettere Aperte

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ImageCon assoluta puntualità, il Sindaco di Asti Giorgio Galvagno ha replicato alla “Lettera Aperta” inviatagli dal coordinamento dei Comitati della Valtiglione e della Via Fulvia, così come l’Assessore provinciale all’Ambiente Giorgio Musso ha risposto al quesito del nostro Alessandro Mortarino “dov’è finito il Piano Energetico Provinciale ?”.
Due risposte assai differenti sotto il profilo della forma, ma dalla medesima sostanza e così riassumibili: grazie per i suggerimenti, ma noi sappiamo già che cosa faremo. Invece … ! Infatti …

Ma iniziamo con ordine. Per prima, la replica del Sindaco di Asti all’articolato documento dei Comitati della Valtiglione e Via Fulvia, con i quali venivano segnalati innumerevoli dati scientifici che ponevano in luce i rischi per la salute derivanti da un impianto di incenerimento dei rifiuti. Galvagno formalmente così risponde:

“Ho ricevuto e letto attentamente la vostra lettera aperta dell’11 febbraio scorso relativa al problema “termovalorizzatore”. Apprezzo molto lo spirito propositivo e l’impegno in favore dell’ambiente che ha motivato le vostre riflessioni, ma il mio convincimento che la termovalorizzazione rappresenti oggi uno dei sistemi di smaltimento dei rifiuti più vantaggioso dal punto di vista economico e meno inquinante in assoluto (e quindi più sicuro dal punto di vista della salute) rimane comunque tale.
Tale convincimento è peraltro supportato da studi e ricerche scientifiche che confermano che i termovalorizzatori di ultima generazione non costituiscono un rischio per la salute pubblica.
Vi ringrazio quindi per le sollecitazioni ma rimango dell’idea che questa sarebbe una buona soluzione per il nostro territorio, che andrebbe affrontata ed approfondita nelle sedi opportune, naturalmente senza fissazioni e senza fanatismi, ma attraverso un confronto sereno ed aperto”.

Una risposta categorica, dunque, e al tempo stesso (a nostro parere) alquanto generica: non sarebbe stato più “collaborativo” citare da subito le fonti scientifiche/tecniche da cui il Sindaco trae le sue certezze ? Quale dialogo aperto potrà essere possibile intrattenere partendo da queste basi di chiusura ? “Niet”, “non disturbate, sto manovrando” pare dire il Sindaco …
Senza “fissazioni né fanatismi”, of course !

Da annotare, ancora, che il suo convincimento lo porta a preferire la termovalorizzazione in quanto più vantaggiosa innanzitutto “dal punto di vista economico” e (poi …) da quello “della salute”: ma allora avevamo ragione quando ci domandavamo se la questione fosse legata alla sola gestione dei rifiuti o alla produzione di alternative energetiche !

Da questo “dubbio” era partito il nostro Alessandro Mortarino nel suo editoriale della scorsa settimana che la stampa locale ha ampiamente ripreso ed a cui Giorgio Musso (Assessore Provinciale all’Ambiente ed anche Vice Presidente dell’Ente) ha risposto attraverso un comunicato stampa estremamente garbato, come sua abitudine. Alla domanda “dov’è finito il Piano Energetico Provinciale ?”, Musso così risponde:

“Il Piano sta proseguendo l'iter procedurale. Non vi sono interruzioni del percorso annunciato a seguito dell’approvazione delle Linee Guida per gli impianti a biomasse. L’assessorato provinciale all’Ambiente, non appena approvato il bilancio di previsione del 2008, provvederà a conferire gli incarichi di collaborazione per la redazione scientifica della suddetta pianificazione per giungere come previsto entro la fine del 2008 all’approvazione del Piano Energetico Provinciale. Il Piano è una priorità dell’Ente e come tale segue l’ordinario iter amministrativo per la sua istruttoria. Durante la procedura di formazione, come già avvenuto per le linee guida sugli impianti di biomasse, si terranno le consultazioni con associazioni e categorie del territorio”.

Risposta certamente collaborativa, ma che dice in buona sostanza come l’iter già sviluppato in occasione della stesura delle linee guida per gli impianti a biomasse rappresenti lo “stile” che l’Ente provinciale utilizzerà anche in questa nuova occasione.
Cioè esattamente quanto gli ambientalisti astigiani contestano …

La consultazione, in realtà, lo scorso anno era consistita in un lungo convegno in Maggio, con una serie infinita di relazioni stabilite dall’amministrazione provinciale ed un dibattito conclusivo (a tarda ora …) che ben poco poteva, anche concettualmente, aggiungere o modificare. Poi, un secondo incontro di presentazione a fine Luglio “blindato” alla sola analisi di parti delle linee guida già redatte per eventuali proposte di emendamento.

Questo sarà l’iter anche per l’occasione ?
Al Gruppo P.E.A.C.E. questa modalità, come già ampiamente e pubblicamente annunciato, non pare sufficiente e la contro-domanda che giriamo all’Assessore Musso è:
un’Agenda 21/tavolo partecipato vi dà così fastidio ? Perché ? Non sarebbe il modo più serio per affrontare un tema davvero strategico e delicato (il futuro del nostro territorio …) senza divisioni tra “Potere e Sudditi”, tra “Decisori e cittadini passivi” ?
Non sarebbe costruttivo individuare “assieme” i consulenti scientifici che avranno il delicato compito di strutturare il piano energetico, onde non “sbilanciare” preventivamente in una direzione le sue linee (sviluppo o de-sviluppo) ?
Non ci si lamenti, poi, se la Società civile pare così lontana dal mondo della politica e dell’amministrazione della “cosa pubblica”: l’evidenza della vostra decisione è una vostra precisa assunzione di responsabilità …

Che, personalmente, non possiamo non contestarvi.