I treni torneranno a correre tra Asti e Alba

Il prossimo Mercoledì 25 ottobre si terrà a Neive Borgonuovo (ore 17,30, nell'auditorium San Giuseppe) una importante riunione - aperta a tutta i cittadini - tra l'Assessore Regionale ai Trasporti Francesco Balocco e i Sindaci dei Comuni interessati dalle tratte ferroviarie Asti-Alba e Alba-Nizza Monferrato, per siglare un protocollo d’intesa che darà il via alla loro riattivazione ...

Nelle scorse settimane RFI-Rete Ferroviaria Italiana aveva reso noti i risultati di uno studio affidato al Politecnico di Torino sulle condizioni della galleria Ghersi, da cui è emerso che i problemi esistenti possono essere risolti attraverso interventi di regimazione delle acque superficiali nel tratto di versante collinare, coinvolto da fenomeni di dissesto idrogeologico al di sopra della galleria stessa. Non risulta, dunque, necessario prevedere un nuovo tracciato.

RFI si è resa disponibile a farsi carico della progettazione e ha indicato che i tempi e i fondi necessari, stimati tra i 10 e gli 11 milioni di euro, potranno essere definiti con esattezza una volta firmata la convenzione con Regione e Comuni interessati.

La Giunta Regionale ha quindi provveduto ad approvare lo schema del Protocollo d’Intesa per la riattivazione delle linee ferroviarie Alba – Castagnole delle Lanze – Asti e Castagnole delle Lanze – Cantalupo attraverso il formale impegno che vede compartecipi Regione Piemonte, Comune di Asti, Comune di Carentino, Comune di Isola d’asti, Comune di Bruno, Comune di Castelnuovo Belbo, Comune di Incisa Scapaccino, Comune di Nizza Monferrato, Comune di Calamandrana, Comune di Santo Stefano Belbo, Comune di Castiglione Tinella, Comune di Costigliole D’asti, Comune di Castagnole delle Lanze, Comune di Neive, Comune di Alba e R.F.I..

Il protocollo definisce le azioni congiunte che porteranno alla realizzazione delle opere in tempi brevi. La Regione si impegna a definire forme di collaborazione istituzionale al fine di ricercare - presso il Ministero Infrastrutture e Trasporti - i fondi necessari al ripristino della linea. Risorse che il Ministero stesso si è già impegnato a reperire, per realizzare le opere infrastrutturali e per la loro successiva manutenzione.

RFI, come detto, si farà carico dei costi per la progettazione e, in collaborazione con l’Agenzia per la Mobilità Metropolitana, è già stato avviato uno studio di modello d’esercizio per la riattivazione del servizio sulla linea.

La firma del protocollo pone fine a una lunga (e incomprensibile) polemica e dimostra che la stragrande maggioranza del territorio vuole la riattivazione della linea. Nel protocollo la Regione, riconoscendo la valenza strategica della ferrovia, si impegna a ricercare le risorse necessarie al ripristino della circolazione su questa tratta che mette in comunicazione due centri come Alba e Asti che non possono rimanere senza collegamento ferroviario, anche in chiave di valorizzazione turistica del territorio insignito del riconoscimento quale Patrimonio Unesco.

Siamo quindi dinanzi a una decisione strategica per tutto il territorio ma, al momento, non è ancora giunta la piena adesione da parte del Sindaco di Canelli (anche presidente della Provincia di Asti) Marco Gabusi.
Una posizione che continua a destare sorpresa, perchè sarebbe logico attendersi da Gabusi una scelta che corrisponda alle esigenze espresse dai cittadini del territorio, tralasciando qualunque tipo di valutazione politica: il ritorno del traffico ferroviario, per la mobilità locale e per agevolare i flussi turistici, non è di "destra" o di "sinistra", ma un diritto e un'opportunità che ora possiamo garantire e non lasciarci sfuggire.

Anche l’eurodeputato albese Alberto Cirio (anch'egli esponente di centro-destra) non ha mancato di esprimere un commento scettico alla firma del Protocollo d'Intesa; perplessità che seguono le sue dichiarazioni ripetute nel corso degli anni per la trasformazione delle linee ferroviarie in piste ciclabili (cioè al posto dei binari).
Per l’eurodeputato il protocollo d’intesa non risolve il problema attuale: «per riattivare la ferrovia Alba-Asti servono soldi, non buone intenzioni. Questo è l’ennesimo documento che enuncia principi e sogni, ma non stanzia un euro».

Vero, commentiamo noi. Ma rappresenta una visione e una decisione politica, ora occorre (occorrerebbe ...) che tutte le amministrazioni "remassero" nella stessa direzione.
Siamo certi che la sensibilità civica di ognuno preverrà e ringraziamo anticipatamente le nostre amministrazioni per una sinergia che ci auguriamo diventi totale e vincente.

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