Riparti Piemonte: al via un devastante intervento regionale di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid-19

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Tutte le forze ambientaliste piemontesi hanno reagito all’accelerazione imposta dalla Regione Piemonte al disegno di legge regionale n. 95 del 5 maggio 2020 “Interventi di sostegno finanziario e di semplificazione per contrastare l’emergenza da Covid-19” pensato, in particolare, per il rilancio economico del comparto edile, settore trainante per molti altri comparti dell’economia della regione e quindi di crescita per tutto il sistema, pesantemente colpito dal lockdown imposto dall’epidemia da coronavirus.
Ma la strada individuata – dicono il Forum Salviamo il Paesaggio, Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, associazioni e comitati territoriali – non è quella giusta, tanto da porsi la domanda: “l’attuale pandemia non ci ha insegnato niente?

Il decreto legge che la Regione Piemonte tenterà di approvare nelle prossime settimane, con un iter super rapido mascherato/giustificato dalla situazione di emergenza sociale ed economica, va infatti in una direzione diametralmente opposta rispetto al necessario recupero di un equilibrio tra natura e uomo. L’obiettivo è uno solo: rilanciare i consumi, il PIL, la crescita…

Invece di sostenere e proteggere i nostri luoghi di vita, le aree agricole, i parchi, i boschi e bloccare finalmente il consumo di suolo, con questo decreto legge si privilegia lo sviluppo incontrollato dell’edilizia cementiera; con una terapia shock, è vero, che però va nella direzione della semplificazione incontrollata degli adempimenti in materia di urbanistica, di edilizia e di tutela del paesaggi, deregolando finanche le norme antimafia.

In sostanza tutto “é buono” per fare PIL, “é buono” continuare a cementificare terre agricole, “é buono” costruire su ogni colle la propria villa e per di più senza pagare oneri di urbanizzazione.
Viene sfruttata la recessione da virus per riprendere tutta la libertá di manovra economica senza intralci e senza remore ecologiche, sdoganando i comportamenti più deleteri ed irresponsabili.

La Regione Piemonte invece di assumersi le sue responsabilità per andare incontro alle esigenze legittime di cittadini e imprese del settore, snellendo e velocizzando tutti gli iter procedurali possibili, ma salvaguardando la sostenibilità dei provvedimenti, che cosa fa? Ci confeziona un disegno di legge che:

Molti articoli del DDL non rivestono carattere d’urgenza, non hanno nulla a che fare con l’emergenza Covid-19, non sono interventi a sostegno dell’economia, ma bensì una occasione unica per riprendersi tutta la libertá di manovra economica senza intralci, controlli e senza remore ecologiche.

Dare la facoltà ai Comuni di adottare una procedura semplificata per ottenere l’approvazione di varianti di piani regolatori comunali fino al Gennaio 2022, significa di fatto sdoganare innumerevoli abusi che verranno approvati in questo periodo: quanto avviato non lo si potrà più bloccare e, comunque, si andrà a creare un precedente difficilmente arrestabile.

Osservazioni puntuali e costruttive sono state inviate a tutti i componenti del Consiglio Regionale, fornendo spunti di analisi ed osservazioni tecniche che ci auguriamo vengano accolte. Trovate qui il puntuale documento di osservazioni elaborato all’interno del coordinamento piemontese del Forum.