Il virus dell’ipocrisia

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di Enrico Euli.

Alla Cop26 il fallimento viene addebitato a Cina e India, paesi che solo da qualche decennio inquinano il mondo con emissioni carboniche. Le nazioni che lo fanno da secoli si mettono nella posizione di chi può permettersi di giudicare il comportamento delle matricole, come in una festa di goliardi: la colpa è loro perché riducono e rinviano il cambiamento ecologico. Ma coloro che si ergono a giudici per quanto tempo hanno rinviato? E cosa fanno ora o faranno a breve? Non mi pare onesto, sinceramente...

Alla corte del Covid si addebita la nuova ondata di contagi ai non vaccinati. Ma crescono i dubbi sul vaccino: non sarà invece questa proprio la nuova ondata dei vaccinati? Perché, se appare evidente che i vaccini riducono la portata e la gravità del contagio, non lo è proprio rispetto alle sempre presente e insistente possibilità di contagiarsi. Anziché riconoscere i propri limiti e incertezze ed i limiti delle proprie presunte “soluzioni finali” (il che sarebbe “scientificamente corretto”), si preferisce proseguire ad attaccare chi non si è vaccinato, non è responsabile, non collabora al piano del comitato di salute pubblica. Non mi pare onesto, sinceramente.

Tra Polonia e Bielorussia si rappresenta l’ennesima puntata del sociodramma “migranti”. L’Unione Europea dice alla Polonia che è legittimo erigere muri per difendere i confini della nazione e dell’Europa stessa. Ma dichiara di non volerli finanziare direttamente. Che senso ha? O prendi posizione contro i muri o decidi di erigerli a tue spese, visto che ritieni così di difendere te stessa. Si preferisce invece far passare i bielorussi per mestatori, i profughi per aggressori e i polacchi per nazisti. Non mi pare onesto, sinceramente.

Si approfitta di quattro cortei e dieci chiusure di piazze per regolamentare e sanificare i residui di protesta politica, recintandoli e opprimendoli ulteriormente. Se l’unica attivazione che gli interessa è quella che parte dai loro diktat, vadano avanti! Se si vuole fare come la Cina, a breve, che lo facciano pure. Ma la smettano di parlare di diritti e di democrazia, per favore! Non mi sembra onesto, sinceramente.

Enrico Euli è ricercatore alla Facoltà di Studi Umanistici dell’Università di Cagliari. Ha pubblicato vari testi, l’ultimo è Fare il morto per Sensibili alle foglie.

Tratto da: https://comune-info.net/il-virus-dellipocrisia