GeMiTo: in cammino verso l'arcobaleno

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ImageInizia a prendere forma il viaggio a piedi lungo l’ex triangolo industriale, alla ricerca della bellezza e di uno stile di vita "più lento, più profondo, più dolce", che già nelle scorse settimane abbiamo provato a tratteggiare. Partiremo il 25 aprile dal porto antico di Genova, un luogo storico di incontri e di scambi, oggi più vivo che mai; stesso luogo per l’arrivo, dopo oltre 650 chilometri percorsi rigorosamente a piedi, per dar vita a una camminata-evento triangolare che avrà in Torino e Milano gli altri due vertici, e come direttrici i lati del triangolo industriale ...

Sarà un viaggio aperto a tutti, che non prevede alcun costo d’iscrizione e privilegerà l’ospitalità gratuita in case private. Con un gruppo fisso in cammino composto da Riccardo Carnovalini (fotografo e camminatore), Alberto Conte (progettista e organizzatore di viaggi “lenti”), Gianluca Bonazzi (raccoglitore di storie) e Claudio Jaccarino (pittore), a cui si aggiungeranno giorno dopo giorno altri cammin-attori che arriveranno nei luoghi e agli orari previsti e saranno supportati dal Movimento nazionale Stop al Consumo di Territorio.
Gli appuntamenti saranno soprattutto nelle stazioni ferroviarie per favorire l’uso del mezzo pubblico, con l’esplicito suggerimento a liberarsi dell’automobile, anche per un solo giorno.

In questo periodo di crisi economica, sociale e ambientale, un cammino tra le città simbolo del miracolo economico degli anni Sessanta riveste significati profondi.
Vogliamo dare visibilità alle storie concrete di uomini e donne, di cooperative e imprese che non emettono “gemiti” ma praticano con gioia nuove forme di economia. Attività che non consumano il territorio e propongono stili di vita "più lenti, più profondi, più dolci", per riprendere le parole di Alex Langer.

Cammineremo e incontreremo, per raccontarli, esperimenti di microeconomia che funzionano, piccole strutture turistiche innovative, persone provenienti da paesi lontani che hanno saputo integrarsi e che sono state accolte favorevolmente. Collegheremo non metaforicamente ma fisicamente realtà di successo, lungo un percorso su cui potranno transitare non solo le buone idee, ma anche la voglia e la capacità di metterle in pratica.

Insieme a noi viaggeranno informazioni e relazioni, ma anche l’ottimismo e il briciolo di pazzia necessari per “buttare il cuore oltre l’ostacolo”. Racconteremo progetti a colori che guardano al “benvivere” di tutti, conciliano sobrietà con occupazione, tenendo insieme le necessità dei produttori, dei consumatori e del nostro martoriato territorio, che stiamo divorando col cemento e l’asfalto perché non ne abbiamo rispetto, non lo conosciamo e quindi non lo amiamo. E ciò nonostante sia proprio il paesaggio la nostra casa e il nostro bene culturale più prezioso.

Cammineremo, dunque, alla ricerca della bellezza, ma senza ignorare i contrasti e la bruttezza delle aree più popolate e industrializzate d'Italia, i grigi “non luoghi” delle periferie. Prenderemo quel che c’è, perché così è la vita e deve essere un viaggio, perché così è l’Italia, il nostro povero-ricchissimo Bel Paese. Il racconto e l’ascolto reciproci che maturano spontaneamente in cammino regalano la possibilità di resistere alla bruttezza, al dolore e al male del nostro vivere.
Cammin facendo tracceremo con il GPS, documenteremo, racconteremo un percorso che rimarrà sul terreno, e sarà un contributo concreto alla crescita del turismo a bassa velocità e a basso impatto.

Ci immergeremo in paesaggi straordinari a due passi dal centro delle metropoli, attraverseremo aree di grande interesse ambientale, riscopriremo borghi dimenticati e le comunità che li stanno riportando in vita.

Dimostreremo a chi abita nelle metropoli del nord Italia che è possibile uscire di casa una mattina con lo zaino in spalla, per incominciare un lungo e piacevole viaggio a piedi.

Racconteremo che la bellezza è anche dietro l’angolo, e che la lentezza ci aiuta ad apprezzarla.

Lasciata Genova risaliremo l’Appennino e percorreremo il Parco delle Capanne di Marcarolo, toccheremo Ovada e Acqui Terme prima del lungo e complesso attraversamento del Monferrato.
Entreremo e usciremo da Torino lungo il Po, poi le risaie allagate del Vercellese e della Lomellina e l’attraversamento del Parco del Ticino precederanno l’ingresso in Milano.
Seguiranno Pavia e l’Oltrepò Pavese, e da Varzi cammineremo sulla Via del Mare lungo una dorsale panoramica che arriva al Parco dell’Antola. Genova accoglierà i cammin-attori dopo una trentina di giorni di viaggio al ritmo del cuore e del respiro.
Non chiuderemo un cerchio, concluderemo un triangolo concepito per dare voce a chi è capace di progettare un mondo migliore, per se e per gli altri.

L'organizzazione del viaggio sarà simile a quella del CamminaFrancigena, la camminata-evento gestita nel 2008 e 2009 da itinerAria, e del CamminAmare, organizzato sempre nel 2008 e 2009 da Riccardo Carnovalini. Entrambi i cammini hanno avuto un'ottima visibilità sui media.
GeMiTo sarà valorizzato soprattutto grazie al sito web (
http://www.movimentolento.it), molto seguito dagli appassionati del viaggio lento, e verrà pubblicizzato sui principali social network: Facebook, Twitter, YouTube, Flickr.

Sono previsti incontri sul territorio per creare uno sciame d’interesse e di proposte sulle strategie necessarie a un’economia altra, da costruire dal basso, con piccoli e rivoluzionari esempi locali. L’agricoltura biologica contro quella transgenica, i vigneti contro i capannoni, il bello contro il brutto, il valore della fraternità e della comunità contro l’atomizzazione sociale, il cammino e l’ascolto contro una vita dopata dalla velocità e dalla superficialità.

Sporcarsi le pedule e consumarle rimane l’unico modo per sentire e raccontare un territorio e la sua gente, anche fra Genova, Torino e Milano. Marcel Proust ci conforta: “L’unico vero viaggio, non è andare verso nuovi paesaggi, ma avere altri occhi”.