Limiti superati per l'aria di Asti

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Imagedi Giancarlo Dapavo, circolo Gaia di Legambiente Asti.

Le condizioni dell'inquinamento ad Asti città sono gravi, in particolare per le polveri sottili, Pm10, considerate gravemente dannose per la salute dall'O.M.S già a 20 microgrammi per metro cubo. La centralina in zona di traffico installata presso la scuola Baussano, in corso Gramsci, ha segnalato 97 superamenti dei livelli consentiti per legge (50 microgrammi per metro cubo). La centralina in zona di “fondo” basso traffico, in via Salvo D'Acquisto, ha segnalato oltre 70 superamenti dei livelli. La legge europea e italiana obbliga a prendere severi provvedimenti dopo i 35 superamenti, raggiunti per il 2010 con la centralina Baussano già al 15 del mese di Febbraio ...

Siamo sulla buona strada per superare i livelli consentiti: la centralina di “traffico” ha già superato i 50 microgrammi per metro cubo ben 16 volte nei soli primi 18 giorni dell'anno 2011.

Purtroppo, anche in provincia le cose non vanno meglio: la centralina in zona rurale, a Vinchio, ha superato 8 volte in 18 giorni del 2011 i livelli di 50 microgrammi per metro cubo. Ma la situazione è da considerare, se possibile, ancora più grave tenendo conto dei dati registrati per le polveri ultrasottili - il PM2,5 - indagato con centraline in provincia di Asti a Vinchio e ad Asti in via Salvo D'Acquisto. I livelli sono a Gennaio alti, la centralina di Vinchio ha raggiunto il giorno 10 gennaio i 108 microgrammi per metro cubo.

I provvedimenti non arrivano; anzi, le scelte delle amministrazioni contribuiscono a incrementare l'inquinamento, il mancato rispetto della già limitata zona a traffico limitato ad Asti, la riduzione dei servizi di trasporto collettivo in città e in provincia con la soppressione del treno Asti-Casale.

Tutti i giorni feriali Asti è raggiunta da diverse migliaia di lavoratori, studenti e altri cittadini, che ritornano alle loro residenze nel pomeriggio; la rete ferroviaria è presente in tutte le direzioni, vanno organizzati i viaggi delle carrozze ferroviarie in orari utili agli utenti per ridurre l'uso del mezzo privato e di conseguenza limitare l'inquinamento.

Le scelte amministrative che, noi di Legambiente, proponiamo da ormai decenni è l'incremento delle zone pedonali e a traffico limitato in città, un incremento dei trasporti pubblici in città e in provincia.

Alla fine dell'ottocento e nei primi anni del novecento sono state costruite linee ferroviarie efficienti da e per Asti, ora ampiamente sottoutilizzate. Tra l'altro proponiamo l'incremento delle aree verdi in città: ogni cittadino di Asti ha a disposizione 9 metri quadrati di verde a confronto con altre città italiane con 15-20 metri quadrati.

Proponiamo la realizzazione di piste ciclabili che dalla periferia raggiungano il centro (ad Asti servono almeno 6 percorsi). I costi delle cure mediche per i danni da inquinamento sono secondi solo ai danni da fumo.

I provvedimenti sono sempre più urgenti. Le sanzioni della comunità europea per le città che non rispettano i limiti dell'inquinamento sono imminenti: chi le pagherà ?