Se supercomputer e Intelligenza Artificiale avanzano permettendoci scoperte sensazionali sulle foreste mondiali, i boschi italiani indietreggiano a colpi di motosega.
di Roberto Cazzolla Gatti, Professore di biologia della conservazione e biodiversità presso Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
Mentre col supporto di grandi database, supercomputer ed Intelligenza Artificiale facciamo sempre più luce sul ruolo, sul funzionamento e sulla complessità delle foreste globali, albero per albero stiamo trasformando i boschi italiani in semplici pezzi di legno utili solo a sfamare la bulimia energetica ed economica del nostro mondo moderno. Al contrario di quello che credono i più, ciò che aumenta non sono i boschi, ma la ricrescita arborea in aree agricole abbandonate. Un bosco, in realtà, non è un insieme di alberelli. Ciò che, invece, resta dei veri, complessi, antichi, biodiversi ecosistemi boschivi nazionali è posto sempre più sotto pressione da interessi economici di breve termine, visioni distorte della Natura e scelte politiche scellerate...
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