Software Libero, Libertà dal software

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di Oscar Pastrone.
ImageL'altro giorno, in una delle mie escursioni in Internet, sono capitato su una notizia che mi ha colpito: "Per costruire un personal computer occorrono mediamente 1,8 tonnellate di materia prime, suddivise in 240 kg di combustibile fossile, 22 kg di prodotti chimici e metallici e 1.500 kg di acqua." E poi "Nei primi anni di produzione (tra il '70 e l'80) i computer nuovi avevano una durata media di dieci anni, oggi questa si riduce a quattro anni. Secondo il gruppo ecologista Inform, nei prossimi cinque anni da 300 a 600 milioni di computer potrebbero essere gettati via e sostituiti".
Sono numeri enormi, anche se riferiti ad un bene di largo consumo. Largo consumo, appunto; ma perchè una famiglia deve sostituire un personal computer dopo 4 anni, se la sua durata 'media' è di più del doppio ? Quale meccanismo incentiva le persone a disfarsi di una macchina funzionante gettandola in discarica per comprarsene una nuova ?
La risposta è che certamente in ogni generazione di nuovi pc ci sono evoluzioni tecnologiche, nuove offerte di funzionalità, miglioramenti, tanti nuovi optional che colpiscono la fantasia, che attraggono la curiosità; ma, anche, che dietro ad una offerta così incessante si cela un grosso affare.

Per svelare meglio la natura dell'affare bisogna fare una premessa.

Il personal computer è costituito da due componenti:

la ferramenta (hardware): tutto l'insieme delle parti magnetiche, ottiche, meccaniche ed elettroniche che consentono il funzionamento del pc;
i programmi (software) :  il complesso sistema di comandi (istruzioni) che fanno diventare l'hardware un pc, invece che un forno a microonde.

Queste due componenti sono in continua competizione fra loro, il software chiede sempre maggiori prestazioni ed istruzioni particolari cui l'hardware si deve adeguare sfornando componenti adeguate in una rincorsa senza soste.

Ma torniamo al business; se voglio acquistare un computer, entro in un centro commerciale (ormai sono i grossi circuiti commerciali a detenere il dominio nel mercato dell'informatica) e scelgo il pc che mi serve tra le decine di modelli esposti.

Scelgo il pc?

No scelgo solo l'hardware (le diverse marche, i componenti relativi al mio fabbisogno) perchè il software è sempre lo stesso ed è pre-installato.
Il software: normalmente, non posso decidere quale utilizzare, c'è già.
Daltronde, se il pc senza software non può funzionare, mi fanno un favore a darmi tutto pronto, basta infilare la presa nell'alimentazione e via, pronti per affrontare il mondo virtuale.
Un favore se fosse gratuito, invece non lo è (l'ultima generazione di software, Microsoft Vista, nella sua configurazione base, costa circa 90 euro), nascosto e non evidenziato, nel prezzo del computer.

Va bene sceglierò solo l'hardware per il mio pc.....

Sbagliato: non è TUO il pc; è tuo solo l'hardware, il software no, possiedi unicamente "la licenza d'uso", puoi utilizzarlo nelle limitate forme consentite dal contratto, ma non è tuo.

Ufff ..., ma quante storie: se fosse quello pre-installato, l'unico software che va bene per il mio computer ?, Quello, intendo, Microsoft Windows

Ci sono altri software quanto meno altrettanto validi e con una caratteristica non irrilevante, non si pagano e ne diventi proprietario.
Il più noto è Linux, con tutte le sue varianti (distribuzioni): è il software libero.

Secondo Richard Stallman e la Free Software Foundation da lui fondata, un software per poter essere definito libero deve garantire quattro "libertà fondamentali":


 
Mettiamo a confronto un estratto della licenza di un software libero ed uno proprietario:

 
Software libero: Linux - Distribuzione Ubuntu

Ubuntu è un progetto guidato da comunità per creare un sistema operativo ed una serie completa di applicazioni con l'uso del software Free e Open Source. Nel cuore della Filosofia Ubuntu sulla libertà del software, risiedono i seguenti ideali:

   1. Ogni utente di computer deve avere la libertà di eseguire, copiare, distribuire, studiare, condividere, modificare e migliorare il proprio software per qualunque scopo, senza dover pagare diritti di licenza.
   2. Ogni utente deve poter usare il proprio software nella lingua di propria scelta.
   3. A ciascun utente deve essere data l'opportunità di usare il software, "anche se affetto da handicap."

 
Software proprietario: Microsoft - Windows Vista

"AMBITO DI VALIDITÀ DELLA LICENZA. Il software non viene venduto, ma è concesso in
licenza. Il presente contratto concede al licenziatario solo alcuni diritti di utilizzo del software.
Microsoft si riserva tutti gli altri diritti. Nel limite massimo consentito dalla legge applicabile il
licenziatario potrà utilizzare il software esclusivamente nei modi espressamente concessi nel
presente contratto. Nel far ciò, il licenziatario dovrà attenersi a qualsiasi limitazione tecnica
presente nel software che gli consenta di utilizzarlo solo in determinati modi.
....
Il licenziatario non potrà
·    aggirare le limitazioni tecniche presenti nel software
     decodificare, decompilare o disassemblare il software, fatta eccezione per i casi in cui tali
·    attività siano espressamente consentite dalla legge applicabile, nonostante questa
     limitazione
·    utilizzare i componenti del software per eseguire applicazioni che non sono  in esecuzione nel software
.    effettuare più copie del software di quante specificate nel presente contratto o consentite
     dalla legge applicabile, nonostante questa limitazione
·    pubblicare il software per consentire ad altri di duplicarlo
·    concedere il software in locazione, leasing o prestito oppure
·    utilizzare il software per fornire hosting di servizi commerciali."

E chiediamoci perchè, all'atto dell'acquisto di un personal computer, non sia offerta l'opportunità di scegliere quale software adottare.

Due per tutti, il software libero non produce effetti di rimbalzo di profitti, il software libero è progettato per l'utilizzo e non per il consumo per cui si adatta all'hardware più vecchio, evitando continue rincorse all'acquisto di nuovi computer.

Una nuova attenzione e sensibilità dei 'compratori' si sta consolidando, è importante che si sviluppi una richiesta più forte in grado di far nascere offerte differenziate da parte dei produttori/rivenditori di hardware, ad esempio stimolare i piccoli negozi ormai fagocitati dalle super catene a fornire questo servizio (installazione di software libero). In questo sito http://linuxsi.com/ ad esempio è possibile trovare i negozi che offrono software libero preinstallato, purtroppo Asti manca, sta a noi, 'consumatori' far nascere la domanda.

AltritAsti, nato in questo contesto tecnologico, non può non essere sensibile e non farsi promotore di un utilizzo più diffuso del software libero.
Per questo dedicherà una sezione specifica a questo tema, offrendo informazioni, aiuto, risposte a chiunque volesse affrancarsi dal vincolo proprietario e far parte della comunità di liberi utilizzatori.