Viaggiare usando poco denaro ...

Stampa


Se anche per voi il futuro della nostra società deve passare attraverso forme di consumo intelligente e sempre meno legate allo scambio monetario, forse è utile fare conoscenza con uno strumento che, anche in Italia, inizia a farsi largo: HelpX (abbreviazione di Help Exchange), un servizio online internazionale che promuove uno scambio tra chi è disponibile ad ospitare e chi vuole essere ospitato in una determinata località, solitamente a breve termine ...

Già in passato Altritasti vi ha raccontato di soluzioni simili, dalla rete del Servas a quella del Wwoof, passando per il couchsurfing. Molto interessante è anche questa iniziativa che si appoggia al sito internet HelpX.net, dove troverete gestori di ristoranti, aziende agricole (biologiche e non), ostelli, case private e perfino proprietari di barche e yacht che cercano viaggiatori disposti a dedicare qualche ora di lavoro ogni giorno in cambio di vitto e alloggio: sono già più di 5.000 gli annunci di host presenti sul sito, in oltre ottanta Paesi del mondo. La piattaforma è in lingua inglese, la lingua dei viaggiatori ...

L’obiettivo principale di HelpX è lo scambio culturale: a chi viaggia, viene offerta l’opportunità di soggiornare assieme a persone e famiglie del luogo e di perfezionare o imparare qualche attività pratica, in un’atmosfera informale e amichevole. Non esiste una regola fissa sul numero di ore di lavoro richieste per usufruire di vitto e alloggio a spese zero: il tutto viene preventivamente concordato tra chi ospita e chi viene ospitato attraverso un semplice contatto via mail. Normalmente, la disponibilità di lavoro richiesta è di quattro ore al giorno, per cinque o sei giorni alla settimana, che pare essere la durata ottimale della permanenza.

Le attività richieste vanno dal lavoro nei campi, alla pulizia della casa, da lavori di ristrutturazione o imbiancatura, al giardinaggio generico, alla cura di animali domestici o bambini, come ragazzo/a alla pari o come mozzo su una barca a vela. Ma le opzioni possono essere molteplici.

HelpX nasce nel 2001 dall’idea di Rob Prince, un viaggiatore inglese che nel corso dei sui itinerari in Australia e Nuova Zelanda si era spesso ritrovato a lavorare in fattorie e ostelli, grazie alle informazioni casuali raccolte attraverso annunci occasionalmente reperiti nelle località del suo transito.
Prince pensò, allora, di creare un sito internet che funzionasse come una autentica bacheca, per mettere in contatto più facilmente chi viaggia e chi ha voglia di ospitare.

La registrazione ad HelpX come volontario/viaggiatore è gratuita, ma per avere accesso alla lista completa dei servizi, inclusa la possibilità di effettuare un primo contatto con un potenziale host, occorre procedere ad una sottoscrizione di 20 Euro, della durata di due anni.

I profili delle strutture sono abbastanza chiari e semplici e consentono di raccogliere le informazioni essenziali sul luogo e le strutture dove si sceglierà di soggiornare e lavorare: indirizzo, contatti, eventuali siti o pagine web/social di riferimento, una cartina di Google Maps con la posizione esatta, la descrizione del lavoro richiesto e quanto viene offerto in cambio. Al fondo del profilo vengono riportati i commenti di altri viaggiatori che hanno già fatto esperienza in quella struttura e permettono di farsi un'idea chiara sulle caratteristiche di chi vi ospiterà e rendere dunque più "sicura" la vostra scelta.

Inutile spiegare nel dettaglio le modalità di utilizzo della piattaforma: è molto intuitivo e il modo migliore per verificarlo è provarlo in prima persona.

Si tratta quindi di una forma di turismo particolare ma molto coinvolgente, in grado di trasformarvi da semplici "turisti" a "compagni temporanei di vita". Secondo noi, il miglior modo per conoscere un luogo, la sua storia, le persone che vi abitano. E riducendo al minimo l'utilizzo del denaro, "merce di scambio" dal valore sempre meno importante per chi intende costruire una società davvero post consumistica ...