Presidente Napolitano, difenda con noi la Democrazia ...

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ImageSenza alcun preavviso e nel giro di poche ore, Venerdì scorso i Comitati referendari in tutta Italia hanno organizzato una manifestazione davanti ad ognuna delle Prefetture per testimoniare la volontà popolare dei cittadini italiani nel non farsi "scippare" (da Governo e Parlamento) di uno o più referendum a pochi giorni dal voto. Ad Asti, la manifestazione è stata molto partecipata e si è conclusa con un incontro tra una delegazione dei presenti e il Vice Prefetto, a cui è stato affidato questo appello da far pervenire direttamente al nostro Presidente della Repubblica ...

La delegazione ricevuta dalla dottoressa Giannino comprendeva i principali rappresentanti dei Comitati referendari (Dapavo, Mortarino e Pasta) a cui si sono aggiunti una giovane donna e un bimbo con la propria mamma: una bella dimostrazione del sentire dei cittadini astigiani !

 

Illustrissimo On. Giorgio Napolitano

Presidente della Repubblica Italiana

 

Illustrissima dr.ssa Paola Picciafuochi

Prefetto di Asti

 

 

Oggetto: difesa dell'Istituto del referendum.

 

     Illustrissima dottoressa Picciafuochi,

 

     attraverso questo sintetico documento, intendiamo affidare alle Sue mani un accorato appello che riteniamo indispensabile rivolgere, con urgenza estrema, al nostro Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, nella certezza che Ella saprà non soltanto recapitarlo personalmente ma anche confermare la gravità delle motivazioni che ci spingono a richiedere l’intervento della prima carica del nostro Stato a salvaguardia dei principi democratici stabiliti dalla Costituzione.

 

     A nostro avviso, infatti, è in corso un pericoloso attacco alla partecipazione democratica in questo Paese: si sta cercando d'impedire al popolo italiano di decidere su temi importanti come quelli sottoposti ai quesiti referendari.

 

     Ciò non è accettabile ! E non può essere oggetto di azioni normative correttive da parte del Governo o del Parlamento, ad appena 50 giorni circa dalla chiamata alle urne per il più rappresentativo istituto della democrazia a disposizione della volontà popolare.

 

     Come avrà avuto modo di apprendere, le recenti dichiarazioni del Ministro Romani sull'intenzione di effettuare un “approfondimento legislativo” sulla normativa che regola la gestione del servizio idrico oggetto dei prossimi referendum del 12 e 13 giugno e quelle del Sottosegretario S. Saglia che propone di istituire un'Autorità terza e indipendente, hanno suscitato grande attenzione e grande preoccupazione da parte di tutti quei cittadini e quelle cittadine che hanno a cuore la democrazia nel nostro Paese.

     Allo stesso tempo, la soluzione legislativa approvata nei giorni scorsi dal Parlamento in tema di energia nucleare, è palese non rispondere all’intento dei promotori del referendum finalizzato a decidere l’uscita - in modo definitivo – del nostro Paese dalla produzione di energia da fonti atomiche. Lo stesso presidente del Consiglio ha pubblicamente ammesso che la scelta di approvare la moratoria sulla ripresa del percorso nucleare italiano è da considerarsi come un semplice espediente per non tenere una consultazione referendaria sotto “l’effetto emotivo” di quanto accaduto in Giappone, ma che per il Governo l’energia nucleare rappresenta una strada “decisa e obbligatoria”.

 

     Inoltre, come certamente saprà, i due quesiti per la ripubblicizzazione dell’acqua e quello contro la riapertura del percorso nucleare (promosso dall’Italia dei Valori unitamente al quesito per il “legittimo impedimento”) sono stati proposti grazie ad una straordinaria partecipazione popolare, che ha portato alla raccolta – rispettivamente - di oltre un milione e quattrocentomila firme (acqua) e oltre settecentomila firme (nucleare), a dimostrazione della volontà dei cittadini e delle cittadine italiani di esprimersi in modo diretto sulla gestione di due temi così importanti per l’intera nostra Società.

 

     Sarà indubbiamente concorde con quei cittadini e quelle cittadine sul fatto che pochi affrettati interventi legislativi sulle norme oggetto della consultazione referendaria, a meno di due mesi dalla stessa, abbiano più il sapore di uno “scippo di democrazia” che di un “approfondimento legislativo”.

 

     La invitiamo quindi ad agire, nel corso della Sua attività istituzionale, in modo da garantire l'espressione democratica, così come il Suo ruolo richiede, rifiutandosi di appoggiare qualunque provvedimento legislativo che possa inficiare il percorso verso la consultazione referendaria, che dovrebbe essere caratterizzato da un sereno confronto politico sul merito dei quesiti referendari, senza scappatoie di nessun genere.

 

     A questo proposito sottolineiamo anche la gravità della situazione di stallo in cui si trova l'approvazione del regolamento in materia di comunicazione politica presso la Commissione di Vigilanza RAI, il cui ritardo, di fatto, impedisce alla maggior parte dei cittadini e delle cittadine italiani di accedere ad una corretta informazione sui referendum di giugno, come invece la Legge prevede.

 

     E' evidente come questi elementi pongano una questione di rispetto della democrazia, di fronte alla quale Ella non può rimanere indifferente.

 

     Non permetteremo che i cittadini siano calpestati, faremo il necessario affinchè i referendum rimangano quello strumento garantito dalla Costituzione che permette la partecipazione attiva da parte dei cittadini alla vita politica del proprio paese.

 

     Con vive cordialità.

 

 

Il Comitato Astigiano Fermiamo il Nucleare è stato costituito poche settimane or sono per sostenere nella nostra Provincia lo specifico referendum; è composto dai promotori nazionali del quesito referendario (Italia dei Valori) e da Associazioni ambientaliste e del volontariato locali.

 

Il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche è stato costituito nel 2007 ed è attualmente formato da 67 Organizzazioni locali:

Acli – Agesci/Gruppo Scout Asti 1 -  Agribio Piemonte - AltritAsti – ARI Associazione Rurale Italiana - Associazione “A Sinistra” – Associazione Culturale Davide Lajolo - Associazione Difesa della Piana Villanovese di Villanova d’Asti - Associazione "Il Girotondo, gruppo solidarietà Don Bosco" - Associazione Italia/Cuba -  Associazione Valle Belbo Pulita - Asti Social Forum – Campi Aperti di Castello di Annone, Associazione Culturale -  Casa degli Alfieri - Cgil provinciale - Cgil Funzione Pubblica - Cittadinanzattiva Asti/Nizza – Coordinamento Regionale Piemonte di Civiltà Contadina - Comitato Difesa Valtiglione di Mombercelli – Comitato Difesa Valle Tanaro di Castagnole Lanze - Comitato “Insieme per cambiare” San Damiano d’Asti - Comitato Iscritti Cgil della Cassa di Risparmio Asti – Comitato Cittadini di Quarto/Asti Est - Comitato per l'Ambiente ed il Paesaggio di Portacomaro - Comitato per l’Ambiente e il Paesaggio di Vigliano d’Asti - Comitato Rocchetta G.A.I.A. di Rocchetta Tanaro - Comitato Tutela e Valorizzazione del Patrimonio Territoriale di Cortiglione - Comitato Valterza Domani – Comune di Castagnole Lanze - Comune di Castello di Annone – Comune di Coazzolo – Comune di Refrancore - Confederazione Cobas - Consulta delle Organizzazioni Ambientaliste della provincia di Asti - Coop. Della Rava e della Fava – Coop. Terra e Gente Albugnano - Dendros Canelli – DI-SVI Disarmo e Sviluppo  – Dodiciceste - Ente Parchi e Riserve Naturali Astigiani - Federazione Verdi – Giovani Democratici provincia di Asti - Gruppo di Acquisto Solidale “Il Gasti” -  Gruppo P.E.A.C.E. – Italia dei Valori - Legambiente Asti – Legambiente Valtriversa – Libera Asti – Lipu Sezione di Asti - Lista Civica “La Città che Vogliamo” -  Movimento 5 Stelle Asti – Movimento 5 Stelle Piemonte - Movimento per la Decrescita Felice nazionale, Castelnuovo Don Bosco - Organizzazione Mato Grosso - Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano - Partito dei Comunisti Italiani  - PIAM Progetto Integrazione Accoglienza Migranti - Pro Natura – Progetto Radis – Progetto Sherwood - Rifondazione Comunista - Sinistra Ecologia Libertà di Asti - Movimento “Stop al Consumo di Territorio” - Tempi di Fraternità - Associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie" Castelnuovo Don Bosco – U.I.S.P. Asti - WWF Asti.