Sgomberato il C.S.O.A. occupato ad Asti

Riceviamo dal COLLETTIVO AUTONOMO “PECORE NERE” - CSOA “808” questo messaggio:

Ieri, 7 ottobre 2008, intorno alle ore 6.00 del mattino è avvenuto lo sgombero del centro sociale 808. A quell’ora si sono presentati in via Capuana membri della polizia, della digos, delle unità cinofile (alla ricerca di droga e armi ovviamente non trovate), dei vigili del fuoco, del pronto soccorso, della polizia penitenziaria e dei carabinieri.

In totale le forze dell’ordine sono intervenute con lo spiegamento di circa un centinaio di uomini, un centinaio di uomini che, all’interno del centro, hanno trovato 8 persone ancora addormentate, prontamente portate in questura per essere identificate e schedate attraverso fotografie segnaletiche ed impronte digitali. Alcuni dei “sequestrati” sono stati inoltre sottoposti ad interrogatorio al fine di identificare gli altri membri del collettivo. A tutti sono stati accreditati i reati di invasione, furto di energia elettrica ed eventualmente furto aggravato, nel caso in cui i contatori dell’ENEL fossero stati manomessi, tutto ciò nonostante più volte sia stato da noi dichiarato che l’impianto elettrico nello stabile di via Capuana era già presente e funzionante prima del nostro ingresso. Mentre gli 8 ragazzi erano trattenuti in questura, con il divieto di utilizzare i cellulari anche soltanto per chiamare l’avvocato che si occupa del caso, davanti al centro sociale 808 si era riunito un altro gruppo di ragazzi del collettivo, ai quali è stato “gentilmente” concesso di entrare uno per volta, con una scorta di minimo due poliziotti, per ritirare gli effetti personali.

Nel frattempo alcuni muratori muravano dall’interno le finestre del primo piano (visto che quelle del piano terra erano già murate), dimostrando così a tutti come lo stabile di via Capuana, liberato dall’incuria per opera del collettivo “pecore nere”, sia destinato a ricadere nel disuso e nel degrado; ci è stato poi impedito di recuperare le foto dell’edificio appese all’esterno in quanto “corpo del reato”, paragonabile, così ci è stato detto, “ad un piede di porco in caso di furto, o ad una pistola in caso di omicidio”. Insieme a noi del collettivo, davanti al centro sociale, si sono presentati, in segno di solidarietà, alcuni membri del coordinamento Asti-est e dell’Asti social forum.

Durante tutta la giornata di ieri è stato poi evidente a tutti lo stato di assedio della città, invasa dalle forze dell’ordine dislocate in gran numero intorno alla stazione ferroviaria, al comune ed, ovviamente, al centro sociale.
Si è trattato di un atto di TERRORISMO e di REPRESSIONE! Una prova di forza studiata per intimorire e sedare gli animi, per appiattire la coscienza politica di chi ha voluto opporsi, per scoraggiare ogni tentativo di eversione ad un sistema che ha già dimostrato le sue mancanze, una prova di forza che non h spaventato nessuno!

Il collettivo si è impegnato a ripulire e bonificare uno stabile in abbandono dal 1995 per realizzarvi all’interno una serie di progetti sociali e culturali da offrire a tutta la cittadinanza: una biblioteca ed una sala studio non sarebbero state utili? Una sala prove, una palestra ed un internet point a prezzi popolari non sarebbero state utili? Un polo di informazione alternativa non sarebbe stato utile? Un laboratorio artistico gratuitamente aperto a tutti non sarebbe stato utile? Un centro di prima accoglienza e di permanenza temporanea per gli sfrattati non sarebbe stato utile? Le istituzioni ci hanno impedito di realizzare i nostri progetti, ci hanno impedito di offrire servizi alla cittadinanza, ci hanno impedito di essere liberi.

Dopo tre settimane di silenzio dell’amministrazione comunale è avvenuto, senza alcun preavviso, lo sgombero, con uno schieramento di forze sproporzionato all’azione (un centinaio di poliziotti per otto ragazzi) e con una violenza morale mai vista in questa città.
La lotta è appena cominciata. Sappiamo cosa vogliamo e sappiamo come ottenerlo. Siamo sicuri delle nostre posizioni, siamo sicuri che ogni città ha bisogno di almeno un centro sociale. 

LO STABILE DI VIA CAPUANA 13 E’ STATO SGOMBERATO. LE IDEE NON SI SGOMBERANO.

COLLETTIVO AUTONOMO “PECORE NERE”
CSOA “808”

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