Welcoming Europe Asti

Asti, dopo diversi incontri e iniziative sul territorio, si è costituito il “Comitato Welcoming Europe Asti”. E lo scorso sabato, sotto i portici Anfossi, è stato allestito un tavolo di raccolta firme, che verrà organizzato anche nelle settimane successive, dove sottoscrivere “Welcoming-Europe. Per un’Europa che accoglie” ...

(per firmare on-line: http://www.welcomingeurope.it).

La costituzione del Comitato di Asti è il risultato del percorso avviato a giugno da diverse persone, associazioni ed enti (alcuni dei quali già promotori dell’iniziativa in Italia), che hanno ritenuto importante rilanciare localmente “Welcoming Europe” (l’Iniziativa dei Cittadini Europei avente per oggetto la decriminalizzazione della solidarietà, la creazione di passaggi sicuri per richiedenti asilo e rifugiati, la protezione delle vittime di abusi), mettendosi in rete e coinvolgendo altri soggetti attivi sul territorio.

Il gruppo che si è progressivamente costituito (di natura “apartitica” e che ci si augura possa avere nuove adesioni per allargarsi ulteriormente), ritiene che, di fronte alla progressiva emorragia di umanità nell'affrontare il tema delle migrazioni (e non solo), Welcoming Europe possa rappresentare un’occasione per testimoniare e rilanciare una cultura dell’accoglienza capace di coniugare sicurezza e solidarietà. Al “Comitato Welcoming Europe Asti”, hanno aderito, oltre a numerose persone che partecipano a titolo individuale, i seguenti enti/associazioni: ACLI Asti, Caritas Asti, Uff. Diocesano Pastorale Migranti Asti, Libera Asti, ARCI Asti, Legambiente Asti, Centro Missionario Diocesano Asti, Ass. Tempi di Fraternità Onlus, Ass. Noix de Kola, Ass. Incontri, Ass. Coordinamento Asti Est, ASIAP-Ass. senegalo-italiana Asti e Provincia, Casa del popolo Asti-Ass. A Sinistra, Find the Cure Italia Onlus, Ass. Love is Love, Ass. PIAM Onlus Asti, Associazione Altritasti.

Per segnalare la propria adesione (sia come singoli, sia come associazione) al “Comitato Welcoming Europe Asti”, e/o per essere informati sulle prossime iniziative: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri per richiedenti asilo e rifugiati, proteggere le vittime di abusi, con questi tre obiettivi è stata avviata da Migration Policy Group (un’agenzia indipendente che si occupa di non discriminazione, integrazione e pari opportunità), l’Iniziativa dei cittadini europei “Welcoming Europe – Per un’Europa che accoglie”, presentata in Italia, il 19 aprile scorso, da un folto gruppo di associazioni ed enti diversi per storia e provenienza (ARCI, ACLI, Migrantes, A Buon Diritto, Libera, Radicali, Amnesty International, Legambiente, Caritas, ...).

L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), è un importante strumento di democrazia partecipativa con cui si invita la Commissione europea a presentare un atto legislativo in materie di competenza Ue, raccogliendo un milione di firme (on-line e/o cartaceo) in 12 mesi in almeno 7 paesi membri dell’Ue. Con la sottoscrizione di “Welcoming Europe” i cittadini europei chiedono alla Commissione europea di:

1. DECRIMINALIZZARE LA SOLIDARIETÀ.
In ben 12 paesi dell’Ue distribuire alimenti e bevande, dare un passaggio, comprare un biglietto o ospitare un migrante sono comportamenti per cui è possibile ricevere una multa o addirittura essere arrestati dalle autorità. Punire questi comportamenti significa punire l’aiuto umanitario e riconoscere il reato di solidarietà. Vogliamo impedire la criminalizzazione di atti umanitari da parte di volontari e attivisti nei confronti dei migranti.

2. CREARE PASSAGGI SICURI.
Dal 1990 a oggi sono morti più di 34 mila migranti nel tentativo di raggiungere via mare l’Europa. L’apertura di vie d’accesso legali e sicure verso paesi disposti ad accogliere rappresenta spesso la sola opportunità di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Vogliamo creare passaggi sicuri e ampliare i programmi di sponsorship privata rivolti a rifugiati.

3. PROTEGGERE LE VITTIME DI ABUSI.
Molti migranti sono vittime di sfruttamento lavorativo, abusi o violazioni dei diritti umani, in particolare alle frontiere, ma trovano grandi difficoltà nell’accesso alla giustizia. Eppure tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione, devono essere tutelate. Vogliamo proteggere le vittime di abusi e rafforzare i meccanismi di tutela e di denuncia. Vogliamo garantire l’introduzione di canali di accesso per lavoro.

I firmatari della campagna devono essere cittadini dell’Ue e aver raggiunto i 18 anni. Le sottoscrizioni (almeno 54.750 per l’Italia), dovranno essere raccolte entro febbraio 2019 o sui moduli cartacei oppure direttamente on-line (sul sito http://welcomingeurope.it/news/firma/)”.

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