Spazio che apre e spazio che chiude ?

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A nome della cooperativa “La Strada”, Daniela Grassi (responsabile Centro culturale cittadino san Secondo, Asti).
ImageSe venite a trovarci alla biblioteca del  Centro culturale san Secondo, in via Carducci 24 ad Asti, avrete una gradita sorpresa. Troverete infatti numerosi studenti, in gran parte universitari, ma anche delle superiori, che affollano la sala studio e, in alcuni momenti, persino l’adiacente Salone conferenze, perché in biblioteca lo spazio non è sufficiente: al posto dei conferenzieri, seduti al bancone dei relatori, a microfoni spenti e con i libri sparsi di fronte, vedrete dei ragazzi che studiano con impegno ...

Se venite a trovarci alla biblioteca del  Centro culturale san Secondo, in via Carducci 24 ad Asti, avrete una gradita sorpresa. Troverete infatti numerosi studenti, in gran parte universitari, ma anche delle superiori, che affollano la sala studio e, in alcuni momenti, persino l’adiacente Salone conferenze, perché in biblioteca lo spazio non è sufficiente: al posto dei conferenzieri, seduti al bancone dei relatori, a microfoni spenti e con i libri sparsi di fronte, vedrete dei ragazzi che studiano con impegno ...

E questo non solo durante l’orario ufficiale della biblioteca (15.00-19.00 dal lunedì al venerdì) tenuta aperta grazie ad un servizio di assoluto volontariato, ma anche al mattino, alla sera e qualche volta persino la domenica.

Questo perché, su richiesta degli studenti stessi, noi della cooperativa “La Strada”, che gestiamo tra i nostri servizi anche il Centro culturale cittadino san Secondo, per il secondo anno abbiamo deciso di supportare un esempio di autogestione degli spazi da parte dei ragazzi, alcuni dei quali sono stati forniti di chiavi e si sono resi responsabili anche per gli altri frequentatori.

Questo è possibile durante il periodo estivo, quando non si devono sostenere i costi del riscaldamento e dell’illuminazione. Durante l’autunno – inverno, per noi è già un grosso sforzo finanziario tenere aperta la biblioteca nell’orario pomeridiano con l’aiuto prezioso della signora Elsa Lavagnino che ogni giorno e con ogni tempo è sempre presente, e non abbiamo mai potuto far fronte alle domande di apertura durante le mattinate, come spesso ci è stato richiesto.

Se abbiamo deciso per il secondo anno di supportare l’autogestione, e se continuiamo a mantenere un orario quotidiano di apertura, il motivo c’è, anzi ci sono più motivi.

Il primo è che, con i tempi che corrono, vedere che per i giovani la cultura è ancora un valore, ci fa piacere, ci conferma nei nostri sforzi quotidiani e ci dà speranza.

Il secondo è che ci pare evidente come, attualmente, ad Asti esistano ben pochi spazi in cui i giovani possano trovare l’accoglienza e il silenzio necessari per studiare con la dovuta concentrazione e anche per fare quattro chiacchere e quattro risate nei momenti di pausa: ci pare, anzi, che ce ne siano sempre meno e siamo ben lieti di aver potuto offrire un servizio alla nostra città e al nostro territorio.

Il terzo è che, attraverso la gestione di tutti gli spazi del  Centro san Secondo, ma in particolare con quello della biblioteca, noi teniamo fede ai nostri scopi sociali, al cui centro c’è il libero sviluppo della persona e dei suoi diritti e doveri, sanciti dalla Costituzione.

Il quarto, infine è che questo era ciò che, con il suo lascito, voleva che fosse Mario Martinetti, il cittadino che ha donato a suo tempo lo stabile alla Parrocchia Collegiata di San Secondo: uno spazio aperto a tutti i cittadini dove si facesse cultura, si riflettesse, ci si formasse, ci si confrontasse laicamente e nel rispetto di ognuno, nel clima di accoglienza che dovrebbe sempre scaturire spontaneo dal messaggio cristiano.

Ora però dobbiamo purtroppo far presente che, poiché i tempi sono duri per tutti, lo sono anche per la nostra cooperativa e che siccome nel nostro caso la sobrietà è già uno stile di vita e di imprenditorialità sociale in cui crediamo da sempre, non potremo essere molto più sobri di come già siamo: ne deriva che non sappiamo se, con la stagione invernale, riusciremo ancora a tenere aperta la nostra biblioteca, nonostante fare questa considerazione ci costi molto caro.

A fronte di tutto ciò, prima di chiedere un incontro con quanti si occupano  di cultura in sede istituzionale, saremmo anche molto felici se il servizio che abbiamo fin qui reso e che speriamo di rendere ancora, ci fosse riconosciuto da coloro che hanno frequentato e frequentano la Biblioteca e le iniziative del Centro culturale san Secondo, perché anche questo luogo centrale non soltanto per posizione nella vita della città, non rischi di spegnersi come per altri già è avvenuto.

A questo proposito invitiamo tutti coloro che sono interessati alla continuazione dell’attività della biblioteca e a quanti sostengono i nostri stessi progetti ed ideali anche in altri ambiti, a venirci a trovare lunedì 6 luglio alle ore 18.00, per proporre, confrontarsi e per saggiare l’interesse che la vita di questo spazio suscita realmente.

Proprio in questi giorni, a seguito di grandi sforzi e attese, stiamo completando, in parte con un contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, la ristrutturazione della sala ipogea che sottostà al Salone del Centro e che diverrà un nuovo sito per mostre, spettacoli, riunioni: sarebbe un vero peccato che, nel momento in cui che sta per aprirsi uno spazio, se ne dovesse chiudere un altro e che ancora una volta si dovesse dare ragione a chi sostiene che si reggono in piedi solo i luoghi che rendono economicamente. Noi siamo convinti che ci siano altri valori da salvaguardare: la cultura, la gratuità, l’accoglienza e speriamo che la città di Asti lo pensi con noi.