Contro l’Autonomia differenziata

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Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale ha avviato una raccolta di firme - anche on line - per una Proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare che si propone di modificare parti degli articoli 116 e 117 della Costituzione, introdotti con la modifica del Titolo V fatta nel 2001, per impedire che vada avanti il disegno del governo, d’intesa in particolare con alcune regioni del Nord, di concedere l’ “Autonomia differenziata” che, invece di riunificare la capacità di risposta dello Stato alla pandemia e alla crisi economica, ne ripropone un’ulteriore frammentazione indebolendo l’unità del Paese, aumentando le disuguaglianze e impedendo la tutela dei diritti per tutti i cittadini italiani, privilegiando le regioni più ricche...

La proposta in primo luogo modifica l’Art. 116 della Costituzione ponendo un paletto alla richiesta di autonomia, che può essere concessa solo se “giustificata dalla specificità del territorio”. Inoltre, viene esclusa la possibilità di approvare una Legge quadro in ambito nazionale e poi intese tra Stato e singole Regioni. L’autonomia dovrebbe essere concessa con Legge dello Stato approvata dal Parlamento e può essere sottoposta a Referendum.
Sulla potestà legislativa viene modificato l’articolo 117 della Costituzione specificando in particolare che sanità, istruzione, tutela del lavoro ed infrastrutture devono restare di competenza esclusiva dello Stato.
Infine viene introdotta, come avviene in tutti gli Stati federali, la clausola di supremazia dello Stato per tutelare “l’unità giuridica ed economica della Repubblica”.

Il testo della proposta di legge, assieme ad altri materiali esplicativi, si trova qui.

E' possibile firmare on line attraverso lo SPID andando al sito del CDC:
http://www.coordinamentodemocraziacostituzionale.it/raccolta-firme-proposta-di-legge/

oppure direttamente al link:
https://raccoltafirme.cloud/app/user.html?codice=CDC