AltritAsti e l'informazione come Bene Comune



La piccola festa di AltritAsti dello scorso sabato ha riunito una gran bel gruppo di persone e l'occasione per un semplice abbraccio si è trasformata (come speravamo) in una serie di stimoli che guardano avanti, oltre al consueto lavoro del nostro "giornale on line", gettando nuovi semi ...

Nel raccontare e commentare i nostri "primi quattro anni", infatti, abbiamo anche voluto passare in rassegna il motivo per cui alla fine del 2011 abbiamo deciso di iscrivere Altritasti al registro delle testate periodiche italiane, avendo ormai chiaro che il nostro lavoro "redazionale" volontario si configurasse pienamente con quello di un giornale pubblicato su web.
Ma un giornale deve avere un editore. E chi avrebbe dovuto/potuto essere l'editore di un soggetto particolare come AltritAsti ?
Non certamente una persona fisica. E neppure una serie di persone fisiche.
Dunque occorreva un'associazione.
Che ora c'è: è l'associazione di Promozione Sociale AltritAsti. E che da Sabato scorso ha aggiunto molti tesserati ai suoi sette "fondatori".

Ma perchè l'editore di AltritAsti non poteva essere altro che un'associazione ?
Risposta assai semplice: perchè per noi l'informazione è un bene comune, da difendere come diritto primario. E se l'informazione è un bene comune, AltritAsti è un bene comune. E la forma giuridica di associazione garantisce che l'editore sia un soggetto collettivo che condivide scelte e azioni, dunque che faccia informazione - sociale e ambientale - e la coniughi come un vero bene-patrimonio comune da salvaguardare.
Informazione che informi, che formi, che spinga all'azione ...

Sabato si è detto che dopo i primi quattro anni già trascorsi, AltritAsti ha imparato il "mestiere" ed è facile intuire che la formula ormai collaudata (sito web + newsletter settimanale) possa continuare senza patemi gestionali per un indefinibile periodo (da qui all'eternità ? ...).
Ma l'avvenuta costituzione della nostra associazione ci spinge - anzi: ci ha già spinti lo scorso sabato - a domandarci "che cosa possiamo aggiungere al nostro attuale lavoro ?".
Di stimoli e flash ne abbiamo già percepiti diversi.

Ora che cosa possiamo fare ? Tre cose:

1. Chi vuole diventare Socio di AltritAsti lo segnali a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . La tessera annuale costa 20 euro.

2. A Maggio organizzeremo la nostra prima autentica assemblea dei soci e inizieremo a confrontarci su idee e possibilità "aggiuntive".

3. Raro che le buone idee si esauriscano in una pura ipotesi teorica: il nostro entusiasmo ha una pessima (ottima ...) abitudine: capta le pulsioni e le trasforma in energia cinetica. Così la macchina muove rapidamente le sue rotelline e produce fatti concreti.

Se i nuovi soci di AltritAsti sono come noi, facile che vi saranno belle novità già a breve !

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