C'era una volta l'Ufficio Pace del Comune di Asti

Stampa
di Silvana Bellone.
ImageC’era una volta ed ora non c’è più … Una delle prime azioni del nuovo governo municipale di Asti, lo scorso anno, ha riguardato la soppressione dell’Ufficio Pace, un organismo sorto durante la precedente legislazione, progettato e pensato per accogliere e coordinare le diverse realtà dell’associazionismo astigiano. Un luogo altamente propositivo che poggiava sul lavoro di persone competenti e debitamente formate, che proponeva percorsi legati alle problematiche più urgenti e attuali (gestione dei conflitti, beni comuni, legalità.....), dando vita ad una attività dinamica ed altamente “produttiva”. Basata sul “dare e ricevere”, per crescere insieme ...

Col cambio di maggioranza, l’Ufficio Pace è stato smantellato e sostituito da un “Segretariato per i valori umani ed i diritti di cittadinanza” sotto la diretta delega del Sindaco Galvagno che così rispose pubblicamente ad una prima “lamentela” (lo scorso Settembre) di un folto gruppo di Associazioni astigiane: “il Segretariato lavora su più fronti poiché riteniamo che la "pace" sia un atteggiamento, un modo di essere, un insieme di attività promosse in favore dei giovani, delle donne, degli stranieri che chiedono di integrarsi, di avere gli strumenti per farlo. La pace come la intendiamo noi non è uno slogan, una bandiera, una prerogativa di questa o quella parte politica; la pace è educare i ragazzi alla non violenza, è promuovere iniziative a sostegno delle donne o di quei soggetti deboli che subiscono violenza, è promuovere tra i giovani il riconoscimento e il rispetto dei diritti umani”.

Lo scorso 25 Febbraio, dopo una serie di lettere e repliche fra Associazioni e Sindaco, quest’ultimo ha invitato i rappresentanti del mondo del volontariato astigiano ad un incontro nel foyer del teatro Alfieri: ore 19,30, con aperitivo introduttivo …

Galvagno ha accolto le Associazioni con cordialità ed ha subito voluto dichiarare che il nuovo Segretariato è - e sarà sempre - disponibile ad accogliere ed ascoltare le diverse realtà del territorio per appoggiarle, dove possibile ...
Ed è proprio su questo punto che più persone hanno poi rimarcato la sostanziale differenza fra questa disponibilità, certamente meritevole, e la sperimentata attività dell'Ufficio Pace. In particolare sottolineando che “è pensiero ormai comune e consolidato che il lavoro in rete offre un ben più vasto potenziale rispetto al rapporto tra singole associazioni ed amministrazioni locali. E’ indubbio, anche, che articolate conoscenze dei componenti della rete e risorse qualificate aumentano in modo esponenziale il buon esito delle singole iniziative; a favore, tra l’altro, di un coordinamento che permette di evitare sovrapposizioni, pianificando gli interventi rivolti alla cittadinanza. E’ ovvio che questo concetto è ancor più valido per le professionalità specifiche che di queste tematiche si sono occupate, nell’ottica di un ottimale impiego delle risorse umane disponibili”.

Noi speriamo vivamente di aver fatto recepire al Sindaco e alle sue collaboratrici personali le peculiarità di questo tipo di gestione in “qualità”. Col dubbio – che ancora non ci ha abbandonato – che l’Ufficio Pace sia stato soppresso a “priori”, cioè senza neppure essere stato indagato né approfondito ...


Le Associazioni firmatarie dell'appello a sostegno dell'Ufficio Pace sono:
Acli, A.N.P.I. Provinciale, Associazione Culturale Davide Lajolo, Associazione Italia-Cuba, Associazione Girotondo, Gruppo Solidarietà Don Bosco, Associazione ACMOS (Torino), Associazione Patchanca (Chieri), Asti Social Forum, Cooperativa della Rava e della Fava, Cooperativa l’aquilone-scuola popolare la Ghiaia, CGIL Asti, Di-Svi, Emergency Asti, Gruppo P.E.A.C.E., Libera Piemonte, Libera Coord. Provinciale Asti, Operazione Mato Grosso, S.I.U.L.P. – Sindacato Italiano Unitario Lavoratori di Polizia, Tempi di Fraternità, Terrapatria onlus, Un ponte per … (adesione Nazionale)