In materia di Scuola ...

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di Silvana Bellone.
ImageDomenica mattina ho seguito un'interessante trasmissione dedicata alla cosiddetta “emergenza droga” in Italia. Come solitamente succede, ad un certo punto, si è sottolineata l'importanza della prevenzione e dell'educazione, a cui deve contribuire – innanzitutto – la Scuola. Affermazione che mi trova assolutamente d'accordo e che mi porta alla seguente riflessione ...
 La Scuola, da tempo, è chiamata a fare molte cose:


Qualcuno può dunque spiegarmi com'è possibile fare tutto questo se il tempo a scuola viene drasticamente tagliato ? E come è possibile che un solo Insegnante sia in grado, con tutta la sua buona volontà, di fare tutto ciò ?

Siamo veramente ad un grosso paradosso: da una parte si moltiplicano le richieste di “educazioni” e dall'altra si taglia brutalmente il tempo a scuola, si tagliano gli Insegnanti, aumentando però possibilmente il numero di alunni per ciascuna classe ...

Ed è una gran menzogna quella che il nostro Presidente del Consiglio esprime sul fatto che gli Insegnanti in più serviranno per il tempo pieno, perché all'articolo 4 si dice chiaramente: “ ... le istituzioni scolastiche della scuola primaria costituiscono classi affidate ad un unico Insegnante e funzionanti con orario di 24 ore settimanali ... si tiene comunque conto delle esigenze ... delle famiglie ... di una più ampia articolazione del tempo scuola ... è definito il trattamento economico dovuto all'Insegnante Unico, per le ore di insegnamento aggiuntive ...” (quindi solo, forse, con l'obbligo di straordinario ?).

Però leggo su “La Repubblica” che gli industriali hanno applaudito a lungo la Gelmini: anzi, il Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha reso omaggio alla “Ministra” dichiarando: “condivido completamente il suo sforzo di cambiare la Scuola, la Gelmini è uno dei Ministri che mira ad un reale cambiamento della Società”.

Ma quale Società ?