Presentato il Recovery Plan piemontese: ma dove sono i progetti?

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di Alessandro Mortarino.

Come già sottolineato la scorsa settimana, l'iter che porterà alla scelta dei progetti "strategici" finanziabili nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sta giungendo alla fase della consegna formale di 20 faldoni (uno per ogni Regione) al Governo centrale. Il Piemonte ha approvato e presenterà 1273 progetti dal valore complessivo di quasi 27 miliardi di euro. Per sapere quali siano questi progetti possiamo scorrere la tabella riassuntiva sul sito della Regione che indica titoli, importi e tempistiche. Ma dove sono i progetti e quando mai sarà permesso poterli analizzare? Giusto per capire, ad esempio, i dettagli di un progetto di Iren che prevede un investimento di 78.500.000 euro per la realizzazione della rete di teleriscaldamento per la città di Asti oppure...

Oppure capire quali differenze vi siano tra il progetto numero 937 proposto dalla Provincia di Asti "Collegamento stradale sud-ovest di Asti" (valore 100.000.000 di euro) e il progetto numero 1077 del Comune di Asti "Collegamento stradale Sud-Ovest" (analogo valore di 100.000.000 di euro). Oppure, restando sempre ad Asti, la ratio che sorregge la contemporanea "Costruzione parcheggio in centro città" (valore 15.000.000 di euro, il famoso multipiano amato dal Sindaco Rasero) e la "Costruzione parcheggio a servizio del polo universitario di Astiss con soprastante area esterna al campus" (4.000.000 di euro).

O anche soltanto intuire la portata epocale, emergenziale e strategica del progetto numero 1107 della Provincia di Cuneo "Promozione della cultura alimentare e gastronomica per gli operatori sanitari" (valore 2.300.000 di euro), oppure del progetto numero 165 della stessa Provincia di Cuneo "Miglioramento della fruizione turistica e culturale del territorio con possibilità di attirare grandi eventi" (valore 15.500.000 di euro) o, ancora, del progetto 1083 "Realizzazione di piattaforme logistiche in provincia di Cuneo adeguandone i collegamenti alle reti stradali, ferroviarie e allo scalo aeroportuale di Cuneo-Levaldigi" (7.000.000 di euro).
 
Giusto per farci un'idea e poter condividere le parole del presidente Cirio che ha benedetto il varo del nostro “Next Generation Piemonte” così: «Siamo orgogliosi di dire che è il contributo del Piemonte, e non della Regione Piemonte, perché dà voce a tutte le esigenze di crescita che ci sono pervenute dal territorio durante l’intenso calendario di incontri che, nelle scorse settimane, ci ha visto andare in tutte le province per ascoltare gli enti locali, le categorie economiche, produttive e sociali, i nostri giovani, che sono i veri proprietari del futuro. Quante volte leggendo un bando europeo ci si è chiesti chi lo avesse scritto, perché troppo distante dalla realtà, noi abbiamo voluto evitare questo scollamento andando prima sul territorio per raccogliere le esigenze reali da chi il territorio lo vive tutti i giorni».

Lo abbiamo già detto: ma qualcuno vi ha invitati ad esprimere le vostre idee di futuro, la visione "dal basso", progetti di altraeconomia legati a bisogni reali?

E in questi 1273 progetti è davvero possibile trovare la dimensione della profonda ristrutturazione di una società stretta nella morse di più emergenze (sanitaria e climatica in primis) oppure dobbiamo constatare - ancora una volta - la "misera" operazione da "conto della serva" che somma tanti piccoli (e meno piccoli) progetti inseriti forzosamente all'interno di capitoli di spesa privi di identità comune?

Se il Green New Deal suggerito dall'Unione Europea si traduce in questa visione la netta sensazione (in attesa di poter visionare nei dettagli tutti i progetti presentati: fateceli vedere! Fateceli toccà! Per dirla in maniera goliardica...) è che, ancora una volta, stiamo gettando al vento un'occasione più unica che rara.

In sottofondo la radio mi propone un brano degli Zen Circus e un refrain che pare particolarmente adatto a quanto sto scrivendo:

Siamo solo fango sparso sopra questa terra
Che il vento ci disperda, che il mare ci sommerga
Le bestie sanno bene dov'è che il male alberga
Che gente di...
(vi risparmio la rima finale, il soggetto non è - nel mio immaginario - l'homo politicus ma l'homo oeconomicus: la bestia che abbiamo dentro e che crea società senza futuro!).

Qui potete scaricare, leggere, analizzare tutti i progetti che la Regione presenterà al Governo.
Scusateci: tutti i titoli dei progetti che la Regione presenterà al Governo (a cui, prima o poi, anche noi - cittadini non addetti ai lavori o mocciosi petulanti - avremo disponibilità di accesso...).