Salvini e l'Israt

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di Luisa Rasero.

E' un vero peccato che Salvini non conosca i viaggi studio dell'Israt. Se avesse partecipato a quello di quest'anno, sarebbe capitato nel lager di Terezin, nell'attuale Repubblica Ceca (che oggi fa parte dei suo amici del gruppo di Visegrad....). Lì avrebbe appreso che i nazisti, maestri di propaganda, avevano allestito dei locali decorosi, ad esclusivo uso e consumo delle ispezioni della Croce Rossa Internazionale. Cioè, gli internati di Terezin stavano in locali terribili e vivevano in condizioni disumane ma quando arrivava la Croce Rossa venivano ripuliti, portati nei posti finti, e obbligati a dire che lì si trovavano benissimo. Poi, per ringraziamento, erano messi sui treni per Auschwitz ...

Se avesse visto questo, Salvini avrebbe evitato di farsi buggerare dal governo libico, che lo ha portato a visitare un Centro dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati, l'unico che l'Unhcr è riuscito ad ottenere in quel paese (e non ancora aperto!), spacciandoglielo per normale centro di raccolta. Cosicché Salvini se ne è tornato dicendo "altro che torture nei centri libici, ho visto un centro all'avanguardia" ... per forza, praticamente quel centro non era libico!

La storia si ripete seppur in forma diversa. Chi vuole governare un Paese dovrebbe avere la decenza di conoscerla.