Parole pesanti ...

Imagedi Giampiero Monaca.

Sabato sera, ora di chiusura dei negozi, mi rimangono pochi minuti per affrettarmi a comprare ciò che manca per preparare una pizza domani, vado al negozio sotto casa, il piccolo supermarket di via Petrarca. Entrando noto diverse volanti della Polizia, mi dicono che c'è stata una rapina; accidenti, penso, a volte si tratta proprio di attimi, se non avessi fatto due chiacchiere in più con i volontari del Wwf oggi, dopo la giornata a ripulire i boschi di Valmanera, forse avrei assistito alla scena, adesso probabilmente sarei fortemente scosso, nervoso. Tutti pensieri che mi accompagnano mentre distrattamente prendo una passata di pomodoro, due birre, un litro di latte ...

Arrivo in cassa; sto per pagare, alcuni agenti in divisa chiedono con estrema cortesia a coloro che hanno assistito alla scena i documenti. "Non è mica che qualcuno è riuscito a fare delle foto?"; dal gruppetto degli Investigatori si leva questa richiesta a tutti noi che eravamo in coda ... 

Nessuna risposta all'uomo, in borghese, che a quel punto si avvicina e continua commentando indispettito "figuriamoci, quando c'è da fotografare dei poliziotti che pestano un dimostrante, ce l'hanno tutti la macchina fotografica".

Un lampo, un fulmine mi ha accecato per qualche istante: non è possibile, non posso aver sentito bene ... eppure si, ma nessuno si muove e nessuno si indigna, perché ?

Per qualche istante mi son detto "stai bravo, è sabato sera per tutti, chissà che giornata avrà avuto ...".

Ma poi NO: io sono stato e sarò ancora altre volte un dimostrante, pacifico e nonviolento e  non intendo tollerare neanche per un attimo che i soldi delle mie tasse vadano a pagare lo stipendio a chi la pensa così.

Capisco tutto, capisco la frustrazione di chi fa un lavoro pericoloso, malpagato, a volte  ridicolizzato, ma se un tutore dell'ordine diventa uno che abusa del suo potere e addirittura si lamenta perchè non riesce a commettere gli abusi che gli faciliterebbero la vita, lo vedo come un rischio serio per la democrazia.

Essere zittito a manganellate nei denti non è una cosa che mi vada a genio. Ci sono regole per questo gioco che dobbiamo tutti rispettare.

Così non ce l'ho fatta e a voce alta, in modo da essere sentito da tutto il supermarket (e mi permetto di raccontare ora questo aneddoto per rinforzare la mia presa di distanze da quel tipo di mentalità) ho detto a quel signore che non si permettesse mai più di dire cose simili in pubblico, le forze dell'ordine sono pagate per far rispettare la legge sempre, ma non a esercitare la violenza su chi esprime la propria opinione in pace.

Un pestaggio (come l'aveva definito lui stesso) è comunque un abuso di potere: con quale credibilità chi se ne serve può poi avere legittimità come tutore della legalità ?

E inoltre: come è possibile che queste frasi possano sfuggire in pubblico ed essere supinamente digerite dalla massa ?

E' tardi sono le  otto e un quarto, lascio perdere brontolando, il tizio in borghese scompare dietro alle divise, io pago il conto e me ne vado ...

Non ho assistito alla rapina ma adesso sono ugualmente nervoso e scosso!

Aggiungi commento

Invia
Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino