di Enrico Euli.
Per quel che può servire proseguire a ragionare e argomentare (cioè “nulla” se volessimo fermare la guerra e la catastrofe, ma “qualcosa” per noi che vogliamo continuare a dire quel che pensiamo e capiamo e a dircelo, almeno tra noi...), riprovo a distinguere (esercizio quasi impossibile in guerra) tra propaganda e verità. E lo faccio criticando l’Occidente, proprio perché ne faccio parte e perché dò per scontato che i regimi autocratici come la Russia non possano far altro che vivere di propaganda e di repressione della critica interna...