Chiediamo di sospendere il Piano Regolatore di Asti

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Ecco il testo della lettera con cui il Movimento Stop al Consumo di Territorio di Asti sollecita l'amministrazione comunale a
deliberare subito una Variante di salvaguardia al vigente Piano Regolatore per arrestare qualunque nuova edificazione all’interno della superficie comunale della città fintanto che i dati sull'ammontare delle abitazioni e dei capannoni non utilizzati, vuoti o sfitti non sia stato rilevato e reso noto ...


Al Sindaco del Comune di Asti
Fabrizio Brignolo

e, p.c.:

all’Assessore all’Urbanistica
Davide Arri

al Presidente della Commissione Urbanistica
Filippo Cornero



Asti, 15 Marzo 2013

Oggetto: richiesta di immediata moratoria al Piano Regolatore vigente.


Stim.mo Signor Sindaco,

con la presente siamo a richiedere formalmente alla Sua amministrazione di voler provvedere ad un urgente atto di estrema importanza: deliberare una Variante di salvaguardia al vigente PRGC per arrestare qualunque nuova edificazione all’interno della superficie comunale della città.

Tale nostra richiesta, già avanzata verbalmente nei mesi scorsi, è ritenuta da noi non più procrastinabile essendo al momento non ancora stata prodotta la “scheda censuaria” proposta dalla nostra campagna nazionale “Salviamo il Paesaggio” per mettere in luce l’ammontare del patrimonio edilizio esistente in città non utilizzato, sfitto o vuoto.

Il Piano regolatore in vigore è enormemente sovradimensionato rispetto alla effettiva popolazione residente e al dato demografico registrato negli anni; esso prevede una Capacità Insediativa Residenziale pari ad oltre 127 mila abitanti potenziali a fronte dei poco più di 76 mila attuali e necessita di una urgente e corretta riproposizione,  anche alla luce della ipotizzata Variante di Piano Frazionale in corso di definizione.

La Sua amministrazione ha accolto la nostra richiesta censuaria con delibera all’unanimità del consiglio comunale e si è impegnata a produrre i dati richiesti nell’aprile del prossimo anno: è una data molto lontana che ci pone nella condizione di temere che nel corso dei prossimi mesi vengano compromesse superfici libere e/o agricole a fronte di una inesistente domanda effettiva.

In tutta Italia anche le forze economico-produttive del settore stanno invitando le amministrazioni locali a non sprecare più suolo/territorio e, parimenti, a mettere in campo ipotesi di rilancio delle attività connesse al recupero edilizio. Anche il presidente delle imprese edili di Confindustria Asti, Sergio Mascarino, si è fatto latore di questa richiesta, unitamente a molti architetti astigiani.

Nelle prossime settimane è nostra intenzione organizzare un momento di confronto pubblico tra cittadini, amministratori e operatori del comparto edile per definire proposte concrete valide tanto dal punto di vista sociale ed ambientale, quanto sotto il profilo economico; la Sua presenza sarà indispensabile.

Così come indispensabile risulta essere la Vostra urgente deliberazione di “moratoria” per dare uno sprone alla progettualità di un nuovo percorso di autentica sostenibilità.

In attesa di Sua risposta, porgiamo le nostre più vive cordialità.


A nome del Movimento Stop al Consumo di Territorio di Asti:

Giorgio Baldizzone
Silvana Bellone
Elena Berta
Guido Bonino
Angiola Brumana
Maria Cristina Castaldo
Filippo Chirone
Gabriella Chiusano
Michele Clemente
Giancarlo Dapavo
Marco Devecchi
Angelo Gragnolati
Daniela Grassi
Laurana Lajolo
Mario Malandrone
Augusta Mazzarolli
Cristina Mortara
Alessandro Mortarino
Carlo Nebbia
Monica Parola
Giovanni Pensabene
Marisa Pessione
Marco Piantadosi
Cesare Quaglia
Rosario Ragusa
Giuseppe Ratti
Gabriella Sanlorenzo
Sonia Vallocchia
Paolo Vercelli
Roberto Zanna
Mirella Zitti
Neda Zoppi
Lucio Zotti