Astiss, valore da difendere e far ancora crescere



Secondo recenti dichiarazioni del consigliere comunale di Asti Giorgio Galvagno, «l’università [che] “non è neppure lontanamente competitiva, che non sforna laureati e che è un grosso buco nero”». Vorremmo invitare il consigliere in questione (e G. Gavazza, che su La Stampa del 13 ottobre sembra implicitamente affiancarlo) ad informarsi meglio, a consultare il sito internet del polo universitario Asti Studi Superiori (http://www.uni-astiss.it/), o se lo ha già visto, a farne un esame più approfondito ...

Al di là del fatto che i laureati non si sfornano, in quanto non sono pizze o sfilatini, bensì si formano, ci si potrebbe chiedere se il Nostro è a conoscenza del fatto che dal Polo astigiano sono usciti oltre trecento fra laureati triennali e specialistici, i riassunti delle cui tesi sono quasi tutti consultabili su un’ apposita sezione del sito – che peraltro non è ancora aggiornata alle ultime sessioni.
Quanto alla competitività – un termine oggi piuttosto abusato – non è affatto chiaro in quale accezione venga utilizzato in questo contesto. Si potrebbe tentare una valutazione in termini di qualità e quantità di iniziative culturali e formative che Asti Studi Superiori, nonostante le sue modeste dimensioni, gestisce, promuove o a cui partecipa, di tematiche e idee che persegue, nonché di personalità che riesce a coinvolgere. Anche su questi temi invitiamo il consigliere Galvagno a documentarsi e a riflettere.

Quanto alla proposta, peraltro alquanto nebulosa, di «riconvertire le sue funzioni, magari trasformandola in un centro specializzato in Master o altro ancora», invitiamo tutti a consultare sul sito i Master attivi presso Asti Studi Superiori, e quelli che si sono succeduti nel tempo. Il potenziamento della formazione post lauream, l’apertura di nuovi Master di primo e secondo livello, è certamente una strategia da perseguire; vorremmo però sottolineare che il primo requisito per attivare corsi di questo tipo è che la sede che li propone abbia una riconosciuta rilevanza nazionale e, perché no?, anche internazionale. Una rilevanza che con fatica, tenacia e creatività Asti Studi Superiori ha raggiunto. E che le proposte dell’ex parlamentare, «idee di concretezza che a grandi linee rispondono alla massima metà poltrone = metà costi» potrebbero in breve vanificare. In Asti Studi Superiori non ci sono né «poltrone» né poltroni. Ci sono aule, scrivanie, laboratori, lavoratori. E studenti. Che contribuiscono allo sviluppo delle nostre principali risorse vere: cultura, agricoltura di qualità, paesaggio.

Ci auguriamo che il Polo universitario astigiano continui a crescere, in qualità e in dimensioni. Invece di proporre «tagli lineari» dobbiamo renderci conto che in questo tipo di realtà una crescita lineare delle energie a disposizione crea una crescita esponenziale dei risultati.

Mario Zunino, Gianluigi Bravo, Giorgio Baldizzone, Cinzia Caramagna, Aldo Zullini (Milano), Giuseppe Gerbo, Giuseppe “Pippo” Sacco, Vincenzo Fano (Urbino), Saverio Forestiero (Roma), Enrico Cico, Luca Sineo (Palermo), Angelo Troìa (Palermo), Giuseppe Bogliani (Pavia), Luigi Pane (Genova), Pietro Passerin d’Entrèves (Torino), Salvatore Pasta (Palermo), Gallo – Orsi (Calamandrana), Gloria Bava, Emanuele Bruzzone, Ivana Mulatero (Torino), Antonio Mascia (Torino), Enrico Caprio, Giuseppe Alloatti (Torino), Elena Gagliasso (Roma), Claudio Martinotti Doria (Ozzano Monferrato), Marco Demaria, Sara Vazzola, Riccardo Fortina (Torino), Alessandro Mortarino (Coazzolo), Paolo Sassone (Casalborgone), Mirella Zitti, Vincenzo Tedesco (Chieri), Bruno Accomasso, Claudia Penna (Torino), Stefano Ziani (Cesena), Aldo Marchisio (Pino d’Asti), Marco Gola (Torino), Emilio Lombardi (Montafia), Achille Casale (Sassari) Roberto Barbanti (Parigi), Dante Vailati (Brescia), Piera Banfi Boano, Bruno Giau (Torino), Maria Debenedetti, Paolo Debenedetti, Elena Taberna (Castelnuovo Don Bosco), Maria Pia Bussa, Daniela Grassi, Neda Zoppi, Lodovico Galleni (Pisa), Tiziano Bo, Roberto Crosetti, Nicola Di Sabato, Livio Musso, Anita Bogetti, Sergio Lombardi, Gabriella Visconti, Maria Riccomagno, Pietro Visconti, Elisa Valpiola, Lorenzo Lombardi, Carla Eugenia Forno.

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