Astimusica: per il Comune solo più gli oneri e nessun onore



di Anna Bosia e Clemente Elis Aceto, consiglieri comunali di Asti.

La rassegna musicale “Astimusica” che il Comune di Asti continua ad organizzare avvalendosi di ASP S.p.A., resta un momento culturale e di promozione per la nostra città molto apprezzato dai cittadini. La manifestazione merita senza dubbio di essere ulteriormente valorizzata e migliorata, anche con il contributo dei privati.
Tuttavia riscontriamo un problema gestionale che si va a mescolare al marasma generale della scarsa chiarezza e trasparenza che caratterizza i rapporti tra Comune e la partecipata ASP ...

Infatti non si capisce perché il Comune non si avvalga di gara pubblica per l’affidamento di questo servizio alla Città, così come prevede il Codice dei Contratti, ma si rivolga liberamente ad ASP per questo ed altri servizi che non sarebbero di sua competenza e che la legge non prevede. Per sostenere l’organizzazione e lo svolgimento di “Astimusica”, il Comune eroga contributi economici ad ASP, l'ultimo dei quali è del 6 dicembre 2016 e ripiana ad ASP i mancati introiti per la scarsa risposta, in termini di pubblico, all’esibizione di Vinicio Capossela. Sulle delibere di Giunta viene citata una convenzione che parrebbe addirittura inesistente.

Alla fine il Comune eroga contributi, cede la competenza delle sponsorizzazioni, l'utilizzo del marchio, del servizio di biglietteria e del suolo pubblico, oltre al supporto della direzione tecnica e della direzione artistica a titolo gratuito. Quest’ultima, svolta dall’Assessore alla cultura, contribuisce inoltre a rendere ancor meno netti i confini pubblico-privato.

Come se tutto ciò non bastasse, ecco che sotto l’albero di Natale di ASP compare la delibera di Giunta per l'integrazione del contributo pubblico volto a ripianare le perdite.
A questo punto non sarebbe stato meglio continuare ad organizzare la manifestazione in proprio? Socializzando le perdite e capitalizzando i ricavi saremmo tutti capaci a fare gli imprenditori.
Il Comune di Asti non dovrebbe assecondare tale tipo di comportamento poco virtuoso delle proprie partecipate perché tende a non responsabilizzarle in merito alle scelte intraprese.

Abbiamo presentato un'interpellanza per avere dal Sindaco risposte che facciano un po’ di chiarezza su questa commistione pubblico-privato che favorisce esclusivamente il privato, oltre a generare aloni di scarsa trasparenza o addirittura conflitto di interesse.

I Consiglieri comunali Anna Bosia e Clemente Elis Aceto.

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