L'inquinamento atmosferico ad Asti è sempre più preoccupante

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di Alessandro Mortarino.

Secondo i dati diffusi dall'Arpa, nei primi 50 giorni di questo anno alla stazione di rilevamento Baussano di Asti sono stati registrati ben 31 sforamenti del valore limite giornaliero per la protezione della salute umana dal Pm-10 (il numero massimo consentito è di 35 giorni all’anno, il valore soglia è 50 microgrammi/m3) che fa del capoluogo astigiano la seconda città in Piemonte in questa classifica dei centri più inquinati. Occorre quindi un drastico intervento. E, dopo l'interpellanza presentata dal neo consigliere di minoranza Mario Malandrone, la Giunta comunale ha finalmente deliberato l'adesione al “Protocollo operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog” ...

Siamo in piena emergenza. L'adesione ha ora un iter burocratico da assolvere e martedì 28 febbraio alle ore 18 è convocata la Commissione Ambiente che dovrà discutere la delibera di Giunta e far decollare l'adesione del Comune al protocollo, cui dovranno seguire, con assoluta urgenza, le azioni necessarie per fronteggiare questa situazione di crisi. Come ?

La delibera indica i passi che dovranno essere fatti:

1) di aderire  al “Protocollo operativo per l’attuazione delle misure urgenti antismog”, proposto dalla Regione Piemonte e approvato con deliberazione della Giunta Regionale del 7 novembre 2016, n. 24-4171,  adattandolo alle reali competenze comunali e riservandosi la  possibilità di adottare, se le condizioni ambientali lo rendessero necessario, eventuali provvedimenti più restrittivi rispetto a quanto previsto;

2) di precisare che il blocco della circolazione urbana previsto dal protocollo è da intendersi riferito all’area centrale delimitata dalle seguenti arterie che rimarranno percorribili: corso Einaudi, viale Vittoria, piazzale Vittoria, via Calosso, piazza I Maggio, corso Alfieri, via Bocca, via Arò, via Pietro Micca, largo Martiri della Liberazione, corso Dante, piazza Vittorio Veneto, viale Partigiani, piazza Torino, corso Don Minzoni, piazza Amendola, corso Matteotti, piazza Marconi, specificando che sarà percorribile c.so Einaudi tutto, e l’accesso al parcheggio dell’Università sarà possibile da c.so Alfieri così come l'uscita con svolta obbligatoria a sinistra direzione piazza I Maggio; l’accesso al parcheggio di piazza Alfieri sarà consentito con obbligo di entrata lato Est e uscita lato Ovest. Sono fatte salve alcune deroghe;

3) di demandare al settore Patrimonio, Ambiente e Reti, al settore Corpo Polizia Municipale e al settore Lavori Pubblici l’adozione dei provvedimenti e delle azioni necessarie ad assicurare il rispetto della deliberazione;

4) di dichiarare, attesa l’urgenza, in conformità del distinto voto palese ed unanime, il presente provvedimento immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, 4° comma, del  Testo Unico approvato con D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267.

Il Protocollo operativo per l'attuazione delle misure urgenti antismog, già adottato da molti Comuni piemontesi (in particolare quelli dell'area metropolitana torinese: Torino, San Mauro, Settimo T.se, Borgaro T.se, Venaria, Collegno, Grugliasco, Rivoli, Orbassano, Beinasco, Nichelino e Moncalieri), si basa sulle rilevazioni della soglia di concentrazione giornaliera di PM 10, definita dannosa per la salute umana dall'OMS, pari a 50 μg/m 3.
Il suo raggiungimento consecutivo per 7 giorni attiva il livello di cruscotto di colore giallo a cui conseguono almeno le azioni seguenti:

- Blocco della circolazione urbana per veicoli diesel Euro III dalle 8.30 alle 18.30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore;

- Riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici;

- Divieto di bruciare residui vegetali in campo;

- Divieto di utilizzo caminetti aperti;

- Divieto di spandimento libero in agricoltura dei liquami derivanti da deiezioni animali nel raggio di 20 Km dagli agglomerati sottoposti alle misure.

Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni del doppio della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM 10 pari a 100 μg/m 3 si attiva il livello di cruscotto di colore arancio, a cui conseguono le ulteriori azioni seguenti:

- Blocco della circolazione urbana per veicoli diesel Euro IV dalle 8:30 alle 18:30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore;

- Ulteriore riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del
riscaldamento degli edifici pubblici (2 gradi o 2 ore in meno).

Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni del triplo della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM 10 pari a 150 μg/m 3 si attiva il livello di cruscotto di colore rosso cinabro, a cui conseguono le ulteriori azioni seguenti:

- Riduzione della velocità sulle strade tipo A/B a 90 km/h massimi (90 km/h per strade tipo A, 70 km/h strade di tipo B):

- Blocco totale circolazione urbana mezzi diesel dalle 8:30 alle 18:30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore.

Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni di una concentrazione giornaliera
di PM 10 pari a 180 μg/m 3 si attiva il livello di cruscotto di colore rosso vivo, a cui conseguono le ulteriori azioni seguenti:

- Blocco totale della circolazione urbana veicoli privati nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 o permanente;

- Blocco totale della circolazione nelle aree extra urbane dei veicoli privati nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 o permanente;

- Bus gratuiti.

Questi sono gli interventi urgenti che ci dobbiamo attendere nell'immediato. Ma resta insoluto il "vero" problema, ovvero la necessità di un Piano strategico per la Mobilità cittadina.

A richiederlo è la salute. E la salute viene "innanzitutto" ...