Asti: è iniziata la competizione elettorale

Stampa


di Alessandro Mortarino.

Mancano poco meno di due mesi alla fatidica data dell'11 giugno, quando i cittadini elettori di Asti saranno chiamati alle urne per scegliere il nuovo Sindaco e la maggioranza che dovrà governare per i prossimi cinque anni le sorti della città. Già al primo turno o attendere, quindici giorni dopo, il ballottaggio tra i due candidati più votati. Sette sono al momento i potenziali Primi cittadini, ma si attendono ancora le decisioni dell'Udc e del Popolo della famiglia. Iniziano intanto a materializzarsi i programmi, ricchi di proclami difficili da non condividere in quanto ancora parecchio generalisti. E quindi è forse già il momento di entrare nello specifico e porre alcune domande, giusto per capire orientamenti e differenze ...

Fino a qualche settimana fa i pronostici erano tutti tesi a chiedersi se Maurizio Rasero fosse in grado di ottenere il 50 + 1 % dei voti già al primo turno, forte di una coalizione di centro-destra "possente" e dello scarno consenso conquistato dall'uscente amministrazione PD di Fabrizio Brignolo. Ma poi sono avvenuti alcuni fatti: le candidature autonome delle liste civiche di Biagio Riccio e (soprattutto) di Angela Quaglia e l'avvio della campagna elettorale con la partecipazione di Salvini e La Russa, che sembrano avere creato qualche imbarazzo agli elettori centristi più moderati.

Nel centro-sinistra, tramontata l'ipotesi di uno schieramento compatto guidato dal giornalista Beppe Rovera, il terreno pareva troppo frammentato per poter competere con successo. Nelle ultime ore è, però accaduto l'impensabile, con la presentazione di una lista a matrice civico-ambientalista guidata proprio da Rovera, che pare in grado di attrarre il voto tanto degli ecologisti quanto dei moderati e che certamente eroderà consensi a Beppe Passarino e Angela Motta.

A questi sei, si aggiunge il candidato del Movimento 5 Stelle Massimo Cerruti, che gode in partenza del vantaggio del "brand" di Beppe Grillo e punta su un elettorato "bipartizan" scontento della politica nazionale e locale.

Il quadro della situazione è dunque complesso e agli elettori spetterà il compito di comprendere a fondo le linee programmatiche di ciascuno. Che, come detto, al momento non sono ancora definite nei dettagli.

A noi pare che vi siano alcuni temi centrali e vorremmo capire quanto e come i candidati le condividano.

Il primo punto riguarda l'inquinamento atmosferico urbano: Asti è fuorilegge da anni per gli sforamenti del valore limite giornaliero per la protezione della salute umana dal Pm-10. Noi riteniamo che risolvere questo grave pericolo debba essere la priorità essenziale della prossima amministrazione.
Per intervenire occorre un progetto strategico che tocchi tutta la città, la mobilità urbana, l'intera dimensione della comunità.
E allora domandiamo ai candidati Sindaci se sono d'accordo con questa nostra visione prioritaria e come intendano muoversi nei primi 100 giorni del loro eventuale mandato (nel senso di "cosa faranno in termini concreti").


Il progetto strategico riguarda anche il Piano Regolatore: Asti ne ha uno obsoleto in vigore dal 2000, che ipotizzava una città con oltre 127 mila abitanti a fronte dei poco più di 77 mila odierni. L'importante censimento realizzato dal Comune a seguito delle istanze del nostro Movimento Stop al Consumo di Territorio, ci dice che la popolazione cittadina è aumentata di poco più di 4 mila residenti negli ultimi 12 anni e che le abitazioni attualmente sfitte "palesi" (perchè il dato delle "seconde case" è molto elevato: sono oltre 6 mila) è pari a 1.786 alloggi vuoti; sarebbero in grado di garantire un tetto ad altri circa 4 mila residenti. D'altra parte il dato demografico storico è molto chiaro e lo ricordiamo noi: nel 1971 i residenti in Asti erano 76.151, un migliaio in più di oggi ...
Dunque domandiamo a tutti i candidati Sindaci se intendono, sempre nei primi 100 giorni del loro mandato, provvedere a una "moratoria" che interrompa il PRGC in vigore e avvii il percorso di formazione di un nuovo piano urbanistico generale.
Necessario. Urgente.

Queste due azioni sono in grado di riformulare un assetto della città, con ricadute importanti anche sotto il profilo economico, oltre che ambientale e della salute.

Rivolgiamo, pertanto, queste domande a tutti gli attuali "magnifici sette" e sarà nostra cura pubblicare le loro risposte.

Un primo nostro contributo per aiutare i cittadini elettori ad avere le idee chiare ...