Come l'auto ha cambiato la città di Asti

di Anna Oliva.
Signori Sindaco e amministratori tutti, traggo spunto dalla lettera: pubblicata il 19.10.2017 che tratteggia una futura dimensione dell’auto nella vita umana. Futuro auspicabile ma lontano, il presente è tutt’altro che roseo. Asti ha centro storico invidiabile e belle zone, mortificati dall’eccesso veicolare ...

Non mi dilungo in esempi di traffico irrimediabilmente insalubre nel centro cittadino - e non solo -. Conosco bene corso Dante e zone limitrofe perché la mia attività lavorativa è affacciata sul corso e posso suggerirvi di non portare famiglia e amici a passeggiare in zona!
Le polveri sottili la fanno da padrone e non si addebiti la causa alla carenza di pioggia: la realtà è che le precedenti amministrazioni, rappresentanti l’intero arco costituzionale, consegnarono la città all’automobile a discapito dell’uomo con risultati all’apparenza vantaggiosi, in realtà nefasti.

Politici timidi che giocherellarono con provvedimenti inutili e deliberati per incapacità o timore elettorale: si sa, per il “seggiolino” si chiude un occhio, se non due. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’importante è che i motori rombino e parcheggino in ogni angolo della città; per dimenticare l’inquinamento atmosferico si provvide anche a rimuovere la centralina di rilevamento atmosferico in p.zza Dante (noi vecchi la piazza la chiamiamo ancora così).

Mi auguro che voi, amministratori di recente nomina, sappiate affrontare il problema di Asti soffocata, con un atto efficace e frutto di un piano equilibrato. Questa non è sede per indicazioni specifiche, mi limito a evidenziare che l’uomo fu creato per camminare almeno un poco, esistono potenziabili mezzi pubblici, è possibile prevedere soluzioni sostitutive al carosello di autovetture (una per allievo) davanti alle scuole e così via dicendo.
E’ questione di volere e spero che voi intendiate fare in modo deciso senza ricorrere a pavidi, insignificanti atti che nulla risolvono: parte della gente mugugnerà, è normale, poi capirà. E se non capirà, in ogni caso il vostro merito  sarà quello di aver agito esclusivamente per il bene di Asti.

A meno che non preferiate allinearvi a tutti i predecessori e imitare il chirurgo che, non affondando il bisturi perché il paziente grida, pensa: ”Non importa se il malato prima o poi morirà, l’essenziale è che non urli e mi lodi" ...

Aggiungi commento

Invia
Altritasti Periodico on line dell'Associazione di Promozione Sociale Altritasti - via Carducci 22 - 14100 Asti - C.F. 92060280051
Registrazione: Tribunale di Asti n. 7/2011 del 28.10.2011 - Direttore Responsabile: Alessandro Mortarino