San Fedele chiede un piano di messa in sicurezza del quartiere in caso di allagamento

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Il Presidente del Comitato Spontaneo San Fedele di Asti, Luigi Sposato, scrive al Sindaco Rasero.

Fra le tante problematiche che sono presenti in San Fedele vogliamo, qui, parlare di quelle legate all’andamento climatico, per le altre rimandiamo al promemoria consegnatoLe nell’incontro dell'8 maggio dello scorso anno.
L’arrivo precoce della primavera ed il perdurare di temperature ben al di sopra delle medie di periodo, hanno reso necessario, per gli orti che gli abitanti del quartiere coltivano, un’irrigazione più frequente ed abbondante degli altri anni.
L’acqua utilizzata è stata, giocoforza, quella potabile...

Un altro, ben più stressante, motivo di apprensione è dovuto alla possibilità che l’aumento dell’intensità e del volume delle piogge, per le mutate condizioni climatiche, possa produrre allagamenti, come, per altro, già accaduto nel recente passato.

Ci permettiamo, quindi, in un’ottica collaborativa, alcuni suggerimenti e richieste; per l’utilizzo dell’acqua potabile a scopo irriguo, si potrebbe rinnovare il provvedimento, già adottato in passato, di un bonus di 300 litri al giorno da far pagare a prezzo ridotto.

Inoltre, sempre correlato all’uso dell’acqua di falda, e in particolare alla riapertura dei pozzi, si chiede, finanziando l’intervento con gli appositi fondi a bilancio per l’”Emergenza San Fedele”, l’effettuazione di una tornata straordinaria di analisi sui singoli pozzi, per determinarne l’effettiva utilizzabilità, anche solo irrigua, senza danni per gli abitanti. Com’è noto, infatti, da qualche anno si eseguono solo analisi “a campione”.

Per l’eventualità di allagamento, suggeriamo l’adozione concordata di un piano di messa in sicurezza del quartiere. Ove già esistente, se ne richiede una copia, onde poter proporre eventuali modifiche, anche in vista del continuo aumento di quanti abitano in quartiere. In particolare si chiede che vengano effettuate, periodicamente, simulazioni prevedendo anche l’impossibilità di utilizzare il sottopasso San Fedele che ridurebbe le vie di uscita al solo cavalcavia insistente sulla ferrovia Asti Alessandria, stante l’inutilizzabilità dello svincolo verso la tangenziale, rimasto chiuso per straripamento del Tanaro e a tutt’oggi non ripristinato e del quale chiediamo, ovviamente, anche in questa chiave, una pronta riattivazione.

In attesa delle risposte, che vorremo fossero fornite direttamente al quartiere in un’apposita Assemblea da concordarsi, previo incontro preparatorio con questo comitato, porgiamo cordiali saluti.