La storia di un tentato sgombero ad Asti

Stampa

di Luisa Rasero.

Cronaca di un tentato sgombero in Corso F. Cavallotti (come se a raccontarlo fosse la occupante più giovane).

C. è nata ad agosto dell'anno scorso, quindi non ha neanche sei mesi. Due occhioni enormi in un faccino sorridente. E non riesce proprio a capire perché ha rischiato di essere cacciata di casa in una gelida mattina di gennaio. E c'è ancora pericolo, per lei e mamma-papà-fratellino-sorellina. Dicono che mamma e papà hanno "occupato abusivamente". Ma che cosa questo cosa voglia dire, C. non lo ha compreso...

Quella casa (due stanzette) prima che arrivassero loro era vuota e sporca e fredda, dentro non ci stava nessuno da tantissimo tempo. I padroni di casa, dei signori che si chiamano "Atc", non ne faranno mai niente, anche se mandano via C. e la sua famiglia.
Perché quei signori preferiscono lasciare le stanzette vuote, piuttosto che lasciarle abitare da loro?
E anche quegli altri signori e signore, che si chiamano "Comune": prima avevano detto che li aiutavano, che cercavano un lavoro per papà e un'altra casa per tutti loro, e nel frattempo potevano continuare a stare nelle due stanzette.

Invece quella mattina sembravano proprio cattivi, li volevano mandare via e separarli da papà. Ma C. vuole stare con il suo papà, e poi lui ha bisogno di loro perché parla con le mani e non con la voce, e la mamma lo aiuta a farsi capire dagli altri. Tutto solo come farebbe?

E c'erano ancora degli altri signori con dei nomi strani e difficili, "Ufficiali Giudiziari-Digos-Forze dell'Ordine": dicevano che non ce l'avevano con C. e la sua famiglia, ma che li dovevano mandare via perché quello è il loro lavoro.
Ma che lavoro è? E se non sono d'accordo, non potrebbero dire ai signori "Atc" e ai signori "Comune" che si sbagliano?
Proprio come hanno fatto i signori "Coordinamento Asti Est": c'erano anche loro, si sono arrabbiati tanto, hanno detto agli altri signori che non si poteva fare in quel modo, e alla fine li hanno convinti ad aspettare un pochino.

E adesso come finirà?

C. pensa che i grandi facciano le cose troppo difficili. Stanzette vuote e bambini senza stanzette: cosa c'è di più semplice che combinare le due cose?

Non vi pare?...