A Torino il consiglio comunale discute di... ASP

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Il serrato dibattito sull'intricata situazione di ASP esce dai confini squisitamente locali. Eleonora Artesio, consigliera comunale di Torino (Torino in Comune-La Sinistra) ha depositato oggi una Interpellanza per richiedere alla Sindaca Appendino (anche Assessore delegato alle partecipazioni societarie) di conoscere quando e con quali atti sia stata autorizzata e consentita la partecipazione delle aziende ex municipali - e ora a maggioranza di partecipazione comunale - a società per azioni multiservizi operanti all'esterno del territorio comunale e della Città metropolitana, tanto da portare all'acquisizione da parte di SMAT di quote di NOS SpA fino all'assunzione della sua stessa presidenza e quali conseguenze possono derivare dagli attuali rapporti incrinati tra le stesse aziende e l'astigiana ASP...



Ecco il testo integrale dell'Interpellanza:


INTERPELLANZA
(mecc. n. 2020 00734/002).

Oggetto: Ruolo di Smat in funzioni ultronee al servizio idrico.

La sottoscritta Consigliera Comunale,

PREMESSO CHE:

- la società ASP-Asti Servizi Pubblici Spa si occupa di acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale, energia;
- le partecipazioni in ASP sono al 55% del Comune di Asti e al 45% di Nos spa, i cui soci sono Smat, IREN, Amiat, GTT, gruppo Gavio e altri privati;
- il Presidente di Nos è Paolo Romano, contestualmente Presidente di Smat.

RICHIAMATO CHE:

- i media astigiani hanno riportato nelle settimane scorse un vivace confronto tra il Sindaco di Asti e il Presidente di NOS (nonché di Smat), con scambio di accuse relative alla operatività della Società, con conseguente allarme dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali, oltre che del Consiglio comunale di Asti;
- nel corso del Consiglio aperto sul tema il comitato astigiano dell'acqua pubblica ha proposto lo scorporo del servizio idrico, ai fini di ripubblicizzazione della gestione.

APPRESO CHE:

- tre componenti del CdA di Nos Spa si sono dimessi;
- non è nota la evoluzione negli equilibri interni della Società, a seguito di tali fibrillazioni, tuttavia si sottolineano il coinvolgimento e le eventuali ripercussioni su aziende partecipate dal Comune di Torino, in quanto la Società è formata per il 10% da Iren Acqua e Gas (sulla cui governance di concerto coi Comuni di Genova, di Parma e di Reggio Emilia si è più volte discusso in Consiglio comunale a Torino, a seguito degli indirizzi di dismissione delle quote di partecipazione); per il 15% da Amiat Azienda Multi servizi Igiene Ambientale; Gruppo Iren il cui 84,6% dei ricavi (anno 2018) è riferibile ai servizi per il Comune di Torino; per il 10% da Smat (che esprime anche il Presidente) per la quale è in corso la trasformazione in società consortile pubblica a seguito degli indirizzi del Consiglio Comunale; per il 15% da GTT facente capo a FCT Holding S.r.l. società finanziaria controllata dal Comune di Torino.

SOTTOLINEATO CHE:

- l'attuale Presidente di Nos è anche Presidente di Smat:
- l'attuale amministratore delegato di ASP (ovvero Asti Servizi Pubblici SpA di cui Nos detiene il 45% delle azioni) è anche Presidente di GTT.

DEDOTTO CHE:

le vicende astigiane coinvolgono direttamente aziende torinesi partecipate dal Comune di Torino nonché figure apicali delle stesse società, individuate anche col concorso del Comune di Torino.

INTERPELLA:

la Sindaca, anche in qualità di Assessore delegato alle partecipazioni societarie per conoscere:

1) se la Città di Torino abbia, in quali tempi e con quali atti, autorizzato e consentito la partecipazione di aziende ex municipali e ora a maggioranza di partecipazione comunale a società per azioni multi servizi operanti all'esterno del territorio comunale e della Città metropolitana;

2) in specie, con quale mandato autorizzativo da parte del Comune di Torino abbia operato Smat nella acquisizione delle quote in NOS fino alla assunzione della Presidenza;

3) quali informazioni in merito alla partecipazione in ASP e alle possibili evoluzioni rispetto al quadro evidenziato siano state fornite al Comune di Torino;

4) quali conseguenze e quali valutazioni in merito alla situazione descritta.

Eleonora Artesio