Superati tutti limiti di legge: l'aria di Asti è un pericolo

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La centralina ARPA Baussano il giorno 23 ottobre (i dati sono stati resi noti solo il 9 novembre, ndr) ha registrato il 37° sforamento annuale dei limiti stabiliti dalla legge in vigore (D.Lgs. 155/2010) per il PM10, che prevede un Valore Limite (VL) giornaliero per la protezione della salute umana di 50 μg/m3 da non superare più di 35 volte all'anno. Purtroppo dagli Enti competenti non sono ancora giunti richiami e proposte per contenere la situazione, che è piuttosto grave per la salute delle persone. Il PM10 è, infatti, causa di diversi effetti sulla salute tra cui molti disturbi collegati all'apparato respiratorio. Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) l’inquinamento dell’aria (di cui il particolato atmosferico è un indicatore) è annoverato tra le sostanze cancerogene per l’uomo...

Molti sono gli effetti delle polveri sottili sulla salute:

Peggioramento della funzionalità polmonare
Crescita ridotta dei polmoni nei bambini
Allergie
Asma
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
Carcinoma polmonare
Infezioni delle vie respiratorie alte e basse
Infarto cardiaco
Ictus
Diabete mellito
Otite media
Peso ridotto alla nascita
Parto prematuro

E' da giorni che tutti avevano certezza di questa situazione oltre le soglie massime consentite dalla legge, eppure dagli Enti competenti nessuna voce si è alzata per segnalare la situazione, invitare la cittadinanza a utilizzare mezzi alternativi per la mobilità rispetto all'auto privata, indicare pericoli e azioni urgenti per ridurre il danno.

E ora?...

E che fine ha fatto quel Tavolo Partecipato per la Mobilità Sostenibile creato, dopo le ripetute sollecitazioni della Rete Asti Cambia, dal Comune di Asti e non più convocato forse per le critiche (costruttive) della stessa Rete al solo progetto di nuove piste ciclabili che ha fortemente urtato l'Assessore all'Ambiente?