Un fiore per la Cuneo-Nizza ... e un lumacone per i Ministri

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A cura del Comitato Ferrovie locali di Cuneo.

Proprio così.
Sabato 9 Aprile alle 14,00 presso la Stazione di Cuneo accoglieremo le Signore in partenza con il treno per Ventimiglia/Nizza con un simpatico omaggio floreale.
Invece, per i Ministri dei Trasporti e per il Presidente di Trenitalia, incapaci di dare risposte ai problemi della linea, spediremo un bel lumacone a sottolineare la lentezza con cui si stanno dando da fare...

A che punto siamo?
La revisione della Convenzione del 1970 è ferma, le coppie di treni sulla linea Cuneo-Nizza sono soltanto due con orari e coincidenze impossibili, i treni francesi non posso arrivare a Limone, i lavori di messa in sicurezza procedono a rilento.
Non si può dire che la Cuneo-Nizza è strategica per le relazioni Italia-Francia come viene detto nei vertici intergovernativi (Roma 2013, Venezia 2016) e poi comportarsi in questo modo, procedendo a passo di lumaca, per l'appunto.
Ci auguriamo che questo gesto faccia comprendere come i Cittadini di tre Regioni nel cuore dell'Europa si aspettano dai rispettivi Governi risposte adeguate in tempi certi alle proprie esigenze di mobilità.

Questa la lettera invece indirizzata al Presidente di Trenitalia:

Egregio Presidente di Trenitalia sig. Tiziano Onesti,
il contenuto del pacco, che le Poste le hanno recapitato, con un po’ di fantasia assomiglia ad un grosso lumacone, non la lumaca, helix pomatia, che dalle nostre parti è una vera ghiottoneria, ma il limacus flavus (questo è il suo termine scientifico) che si muove lentamente nella terra ma fa dei veri danni quando entra negli orti. La lentezza di questo lumacone è purtroppo molto simile alla lentezza della Società che Lei rappresenta, che non sembra prendere sul serio le richieste dei cittadini per la salvaguardia della linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia e più in generale della tratta ferroviaria Torino-Nizza. Ma non sono solo i semplici cittadini che invocano miglior servizio in meno tempo. Nel Novembre 2013 l’allora Primo Ministro italiano Letta insieme al Presidente francese Hollande avevano dichiarato questa linea importante, strategica e “osmotica”per i due Paesi. In ossequio a questa indicazione ad altissimo livello, Trenitalia, in pieno accordo con l’allora Giunta regionale piemontese, aveva subito provveduto (!), nel Dicembre 2913, a ridurre le corse da 16 a 4, allo scopo di far morire lentamente la tratta; anzi l’allora Presidente Moretti dichiarò che la Cuneo-Nizza era (già) una Linea morta. Il nostro Primo Ministro aveva certamente altre cose a cui pensare, ma il dubbio di non essere stato preso in considerazione lo avrà certamente sfiorato.
Da allora nulla è cambiato anche se la linea non è morta, come la dirigenza di Trenitalia in allora dava per scontato. Non viene fatto nulla per migliorare il servizio, si pretendono dalla Regione Piemonte cifre spropositate per aumentare il numero delle corse, si collabora “obtorto collo” nei lavori di manutenzione che con grande lentezza vengono portati avanti grazie a finanziamenti da parte governativa che avete a lungo osteggiato. A tutto questo possiamo aggiungere il nulla che fino ad ora è stato fatto per quanto riguarda il rinnovo della Convenzione tra Italia e Francia ai fini di una adeguata gestione strutturale e funzionale della Linea, la cui necessità è stata riconfermata nel recente incontro Renzi-Holland. La Convenzione, che era stata firmata nel 1970, ha bisogno di essere ampiamente rivista, ma tutti sembrano far finta di niente e la pratica procede con l’andatura del “Lumacone”, del quale oggi vi facciamo omaggio.
Ci rivolgiamo a Lei che da pochi mesi ha assunto la presidenza di Trenitalia, perché voglia riconsiderare l’intera problematica ed adottare comportamenti e decisioni, che vadano nella direzione della messa in sicurezza definitiva e del potenziamento della Linea Cuneo-Nizza, che rappresenta una grande e irrinunciabile risorsa per le popolazioni delle Regioni confinanti (Piemonte, Liguria, PACA) sotto il profilo economico, sociale, culturale e paesaggistico.


La ringraziamo per l’attenzione.
Il Comitato Ferrovie Locali di Cuneo