Acqua: tra chiari e scuri

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a cura del Comitato Cuneese Acqua Bene Comune.

Dopo aver esaminato a fondo, all'interno del nostro Comitato, ed in seguito in un incontro, lo scorso 22 agosto, con il direttore, che ringraziamo per la disponibilità, le delibere assunte il 7 maggio ed il 22 giugno scorsi dalla Conferenza dell'Ente di Governo dall'Ambito Idrico del Cuneese (Egato4), vorremmo esprimere in questo comunicato il nostro parere in merito ...

L'approvazione del nuovo piano d'ambito, la deliberazione sulla forma di gestione, le accurate indagini sugli investimenti eseguiti e sui ritardi nel riversamento dei contributi da parte dei gestori sono un fiore all'occhiello per Egato4 Cuneese.

La loro importanza è dimostrata proprio dalle azioni di ricorso intraprese sia davanti al Tribunale delle Acque di Roma che davanti al TAR Piemonte da gestori preoccupati che cessi la manna e da sindaci che antepongono gli interessi di parte alla volontà dei loro concittadini. Proprio su questo ultimo punto vorremmo far notare come purtroppo i cittadini dei territori siano stati poco o niente coinvolti dai loro amministratori nelle importanti scelte che si stavano compiendo. Riteniamo che la gestione pubblica si debba differenziare dalle altre forme in primis sulla capacità di coinvolgimento dei cittadini. Non è mai troppo tardi, rivolgiamo un appello ai pochi sindaci contrari, ma anche a quelli favorevoli, a mettere in atto in questo inizio di autunno una campagna di informazione e di consultazione dei loro cittadini sullo stato dell'arte dell'avvio della gestione totalmente pubblica.

Al tempo stesso invitiamo gli organi politici e tecnici di Egato4 a portare fino in fondo, con la lungimiranza e la capacità dimostrata, i percorsi iniziati. Riteniamo fondamentale che l'informazione ai cittadini sui temi delle carenze delle gestioni attuali venga data in modo completo e preciso, per far conoscere a tutti la piena verità sui fatti. Com'è altrettanto importante che venga tenuto nel debito conto, sia nei procedimenti in essere che nella determinazione del valore residuo di subentro, il fatto che alcune gestioni deficitarie sugli investimenti e sul riversamento dei contributi, avrebbero dovuto per questi fatti essere state dichiarate decadute da molti anni. Trattandosi di un servizio essenziale per i cittadini, finanziato esclusivamente con le loro bollette, riteniamo che non possa assolutamente essere omessa la richiesta degli interessi di ritardato pagamento dei contributi che da un nostro calcolo si aggirerebbero sui 2 milioni di Euro.

Riteniamo importante la scelta della rappresentatività dei diversi territori della Provincia nella organizzazione della nuova gestione, quale importante presupposto alla possibilità dei cittadini a partecipare e ci auguriamo che se ne tenga debito conto nella scrittura dello statuto del nuovo soggetto gestore.

Come sempre diamo la nostra piena disponibilità ad incontrare cittadinanza ed amministratori per confrontarci costruttivamente su questi temi nel comune intento di trovare la migliore forma per costruire il futuro della gestione dell'acqua in provincia di Cuneo.