Non sulla nostra pelle

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di Daniela Boglione.

A Paroldo, Roascio e Marsaglia verrà sperimentata la tecnologia di telecomunicazione di quinta generazione, detta 5G: molti i rischi per la salute umana e l'ambiente, i cittadini meritano il diritto di precauzione e il diritto ad esprimere il loro punto di vista?...


Buongiorno Direttore (e tutte le Persone che avranno la voglia e l'interesse di leggermi),

mi accingo a scriverLe a mano una lettera che poi dovrò ricopiare con il mio computer e spedirLe via email, affinché Lei, e i Direttori di altri giornali, possano riceverla e - mi auguro - pubblicarla per consentire ai Vostri lettori di possedere qualche utile informazione strettamente legata alla loro salute.

Il mio pc è collegato tramite un cavo ad una presa di corrente che lo alimenta, ma la connessione internet qui in Alta Langa, a Torresina dove vivo per la precisione, mi è fornita da un segnale satellitare (ho la parabola sul balcone) e diffusa in casa tramite wi-fi.

Mi dilungo in questi ovvi particolari perché l'argomento della mia missiva è proprio il mondo delle connessioni e comunicazioni mobili: pochi conoscono come funzionino queste "reti di dispositivi iperconnessi", ma il loro uso è divenuto capillare e quotidiano. Irrinunciabile, sembrerebbe.

Per quanto mi riguarda, ne faccio completamente a meno per intere giornate, a causa delle condizioni meteorologiche (a quanto pare connessione internet e ricezione del cellulare sono meteoropatiche) o per altri motivi che, data la mia mancanza di formazione mirata in materia, non sono in grado di decifrare ma che mi rendono, a seconda del p.d.v. degli altri, una Persona estremamente fortunata (il mio filarino mi accusa di essere molto felice quando non sono raggiungibile) o estremamente retrograda (i miei nipoti Millennials mi accusano di vivere al di fuori della modernità).

Però mi considero una Persona estremamente sociale e connessa, nel senso che mi piace incontrare i miei simili e scambiare pensieri e parole o condividere momenti goliardici e di formazione, trascorrere il tempo lavorando in compagnia all'aperto, camminare insieme sulla rete di sentieri che collegano i piccoli comuni che si annidano nei meandri di queste colline, fuori dal Patrimonio dell'Unesco ma non per questo meno Patrimonio dell'Umanità.

Ed ecco che, proprio da uno scambio con un Amico, vengo a conoscenza del fatto che 3 piccoli comuni, che confinano ad Est, Sud e Ovest con il mio, fanno parte dei 120 comuni italiani che hanno dato disponibilità ad essere sede della sperimentazione 5G.

E lancio un allarme: di cosa si tratta?

La tecnologia di telecomunicazione di quinta generazione, detta appunto 5G, aumenterà sensibilmente l'esposizione ai campi elettromagnetici di radiofrequenza, aggiungendoli a quelli prodotti dalle tecnologie 2G, 3G, 4G, WI-FI e altre. Siccome la tecnologia 5G è efficace solo per brevi distanze, e viene trasmessa scarsamente attraverso ostacoli solidi, serviranno molte nuove antenne, con un'implementazione su larga scala che in pratica si tradurrà in un'installazione di antenne ogni 10-12 case nelle aree urbane, aumentando così in modo massiccio l'esposizione della popolazione ai campi magnetici.

Con l'uso sempre più intensivo delle tecnologie senza fili, nessuno potrà evitare di essere esposto perchè, a fronte dell'aumento di trasmettitori della tecnologia 5G, ci saranno, secondo le stime, da 10 a 20 miliardi di dispositivi connessi (frigoriferi, lavatrici, telecamere di sorveglianza, autovetture e autobus autoguidati, ecc...) che faranno parte del cosiddetto “Internet delle cose”. Con le sperimentazioni, inizialmente, 4 milioni di italiani saranno esposti a campi elettromagnetici ad alta frequenza, con densità espositive e frequenze sino ad ora inesplorate su così larga scala. E' stato dimostrato che i campi elettromagnetici di radiofrequenza sono dannosi per l'uomo e l'Ambiente e colpiscono gli organismi viventi a livelli ben al di sotto degli standard di sicurezza internazionali  e nazionali.
Esiste una forte evidenza che gli effetti biologici di tale esposizione a lungo termine a determinati campi magnetici includano, tra gli altri: l'aumento del rischio di cancro, dello stress cellulare, dei radicali liberi dannosi, danni genetici, cambiamenti strutturali e funzionali del sistema riproduttivo (infertilità maschile), deficit dell'apprendimento e della memoria, disturbi neurologici (compreso il morbo di Alzhaimer) e in generale un impatto negativo sul benessere generale degli Esseri Umani. Sintomi comuni della elettrosensibilità, ovvero dell'ipersensibilità ai campi elettromagnetici, comprendono: mal di testa, difficoltà di concentrazione, problemi di sonno, depressione, mancanza di energia, stanchezza e sintomi simili all'influenza.

... vi state riconoscendo?
Vi ricordate come si sta male in alcune di queste circostanze?
Siete sicuri di avere voglia di rischiare, o meglio, di non aver voglia di preoccuparvi di un ulteriore potenziale rischio per la vostra salute?

I danni vanno ben oltre la specie umana, poichè vi è una crescente evidenza di effetti nocivi sia sulla Flora sia sulla Fauna. E quanto avete avuto la pazienza di leggere sin qui, chiaramente, non lo sostengo io: vi ho fatto un sunto della copiosa documentazione che tutti voi potreste trovare su Internet. Già, proprio sulla rete, canale ormai prioritario di ogni nostra informazione! Certo, vi circolano anche fake news: a ciascuno di noi la facoltà di discernere.

Quello che però a me, a questo punto, viene voglia di fare è di interrogare Persone in carne ed ossa, ovvero le Amministrazioni comunali di Paroldo, Roascio e Marsaglia, i 3 comuni limitrofi a Torresina, per chiedere:

- siete al corrente di queste posizioni, più esaustivamente e puntualmente espresse dall'ISDE (acronimo per International Society of Doctors for the Environment)?

- avete informato i Vostri cittadini di aver aderito alla sperimentazione? E non avete pensato che decisioni così rilevanti per una comunità debbano essere assunte in maniera collettiva, con amministrazione e cittadinanza tutta?

- qual è la contropartita, il compenso, i benefici ottenuti in cambio della disponibilità ad aderire a tale sperimentazione? E avete informato i Vostri cittadini anche di questo?

Io, da cittadina residente nel comune che si trova in mezzo ai Vostri (purtroppo sì, sono circondata!), voglio qui esprimere il mio dissenso: sono fermamente contraria alla sperimentazione del 5G senza le dovute informazioni e precauzioni.

E come me, tra le nostre colline, vi sono decine, centinaia di persone che Vi chiedono di fermarVi, di riunirci, di discuterne serenamente (come si fa in una comunità democratica), soppesare pro e contro e poi scegliere, in maniera consapevole e collettiva.

Non farlo significa assumerVi una responsabilità grave e sbagliata, che non potete accollarVi in solitudine, perchè le conseguenze saranno collettive.

Attendo risposte.

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