A conclusione del convegno “Bra o degli alberi”: le proposte emerse

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a cura della sezione braidese di Italia Nostra.

Il convegno Bra o degli alberi, organizzato dalla sezione braidese d’Italia Nostra, si è tenuto sabato 19 Ottobre nell’aula magna del Liceo Giolitti-Gandino, con un buon successo sia per la qualità degli interventi che per la presenza di un pubblico molto numeroso. Segue una sintesi delle relazioni del convegno, utile a fissare le informazioni ricevute. Il nostro compito adesso è quello di far crescere nella nostra comunità la consapevolezza della necessità di cambiare sguardo e dell’urgenza di  attivare decisioni utili e compatibili con l’emergenza ambientale e climatica ...

Dall’intervento di Francesca Neonato:

Dall’intervento di Silvio Barbero :

Dall’intervento di Luca Mercalli :

Che cosa possiamo fare a Bra

I dati

Bra, terza città per popolazione del cuneese è tra le sette sorelle la cenerentola nella qualità e quantità di verde pubblico: appena 140.000 mq. (pari a poco più di 4,5 mq/abitanti).

Bra risulta inoltre tra le sette sorelle la città più cementificata con circa il 20% di suolo urbanizzato.

Purtroppo a fronte di questi dati il “nuovo” Piano Regolatore prevede di cementificare oltre 550 ettari ( ossia 5,5 milioni di mq. !), con una riduzione di quasi il 10% di suolo agricolo, dei quali quasi 1 ettaro (1 milione di mq!) ha già progetti approvati ed alcuni cantieri partiti.

Il tutto a fronte di circa 3.000 vani vuoti.

 

che fare

Nel rispetto del D. LGs 50/2016 applicare i CAM ( Criteri Ambientali Minimi) e modificare il PRG tenendone conto.

Rispettare i criteri del manifesto Città Slow, di cui Bra è prima firmataria,  per quanto riguarda il consumo del suolo, il riuso degli edifici e la difesa delle botteghe incentivando gli esercizi senza imballaggi.

Nominare il referente delle città slow  e dare il via a progetti per applicarne i principi.

Evitare il consumo di altro suolo sia per quanto riguarda nuovi edifici privati e pubblici , sia per ampliamenti della grande distribuzione che ammazza le botteghe

Corsi per operatori del settore edile per far conoscere le tecniche di riuso degli edifici d’epoca e il rispetto dei CAM

 

Piano del verde

Applicare al meglio la legge 10 del 2013 sul verde in citta: In particolare  ricorrere a varianti al PRG per  raggiungere gli standard normativi promuovendo cinture e spazi urbani verdi a compensazione di quelli mancanti.

Indire serate di informazione ai cittadini sull’importanza degli alberi e su come trattarli onde evitare anche nel privato scelte scorrette

Utilizzare tutti gli spazi disponibili per piantumare nuovi alberi ed evitare di derogare all’obbligo di inserire il verde nel nuovo costruito, limitando al minimo ( 100 mq)  le monetizzazioni delle aree verdi stesse.

Inserire nella pianta organica del comune nuove figure atte a conservare e potenziare il settore del verde

 

Mobilità

Riduzione delle auto e del traffico veicolare in città con più piste ciclabili sicure e collegate in rete tra loro su tutto il territorio

Parcheggi con salvaguardia del suolo con materiali permeabili all’acqua e piantumazioni di alberi

Riapertura del vecchi sentieri e strade interpoderali (alcune delle quali col tempo indebitamente privatizzate) per promuovere percorsi pedonali.