Interpellanza al Comune di Cuneo sul destino dell'ex-caserma Montezemolo

Stampa
di Ugo Sturlese, Gruppo Consigliare Cuneo per i Beni Comuni.
 
 
Ho presentato al Comune di Cuneo un'interpellanza a risposta orale a proposito di ”Caserma Montezemolo: localizzazione della piastra per manifestazioni, prospettive di riutilizzo dell’edificio A e B”. Nella sostanza l’interpellanza esprime contrarietà alla destinazione di una vasta area di circa 10.000 mq all’interno del recinto della Caserma Montezemolo, recentemente dismessa dall’Amministrazione Militare a favore del Comune, a “Piastra” per grandi fiere, ricavata da uno spazio in gran parte coperto da alberature, alcune delle quali probabilmente di pregio, con la giustificazione che la suddetta area è in parte compromessa dalla presenza nel sottosuolo di serbatoi militari per carburanti, senza che a tutt’oggi sia stato compiuto alcuno studio in merito alle caratteristiche del contesto. Alternativamente proponiamo di utilizzare per spettacoli e fiere di minori dimensioni la vicina Piazza della Costituzione, oggi di scarsa utilizzazione da parte dei cittadini. All’interno del recinto della Caserma sarebbe invece possibile ricavare piccoli spazi aperti per attività musicali, proiezione di films, piccole-medie esposizioni di prodotti locali ... Invece riguardo agli edifici della ex-Caserma proponiamo che quello più grande non venga abbattuto, come sembra di capire da alcune dichiarazioni della Giunta, ma adibito a sede di Consulta dei Quartieri e ad attività di Associazioni ambientalistiche, giovanili, o a finalità sociale e a Centro di documentazione su aspetti rilevanti del territorio come le nostre montagne.
 
 
A questo proposito indichiamo l’utilizzo di un secondo edificio, già destinato a Competence Center per l’industria 4.0, anche per attività di innovazione in imprese di supporto alla produzione nelle aree montane (vedi filiera del Legno). In tal senso vi è la disponibilità anche del Politecnico di Torina nell’ambito di una prospettiva di grande respiro: “Riabitare l’Italia” e recuperare le “Aree Interne” del Paese.
 
Si tratta di interventi puntuali ma inseriti in una prospettiva che abbraccia il rapporto della città con il suo territorio e valorizza il ruolo della ex-Caserma come fulcro di una rete verde cittadina che, partendo dal Parco Gesso-Stura, che circonda città, penetra nel contesto urbano attraverso la rete dei suoi storici Viali per convergere sul nuovo “Polo” della città, complementare ma diversamente caratterizzato rispetto al tradizionale Centro Storico.
 
Di seguito il testo dell'interpellanza:
 
RILEVATO che
sulla destinazione e sulla funzione dell’Area in oggetto non è stato possibile realizzare alcuna forma strutturata di progettazione partecipata (Tavolo di concertazione, richiesto dalla Consulta dei Quartieri) e che a tutt’oggi non sono emerse indicazioni progettuali a valenza urbana sistemica, come avrebbe richiesto l’importanza del sito per lo sviluppo futuro della città,
 
RISCONTRATO che
al contrario su La Guida del 31 Ottobre il Sindaco ha dichiarato conclusa la fase della consultazione dei cittadini, motivando tale decisione con la necessità di rispettare la tempistica prevista per ll completamento e la rendicontazione dei lavori eseguiti (scadenza 31 Dicembre 2022), senza giustificare il tempo trascorso invano, ai fini di una progettazione veramente partecipata, dalla richiesta di accesso ai Fondi Europei (POR-FESR 2014-2020) e dalla loro assegnazione al Comune di Cuneo con determina della Giunta Regionale del Piemonte in data 27-3-2018,
 
CONSIDERATO che
a seguito del Documento preliminare alla Progettazione, eseguito dallo Studio Chintana di Torino (vedi mia interpellanza del 16 Settembre),
le scelte più significative indicate dal Sindaco risultano essere: 1) l’abbattimento dell’edificio A (non previsto dal Documento preliminare), 2) la realizzazione di un Competence Center nell’edificio B per l’innovazione nel campo dell’industria 4.0, 3) la realizzazione di una Piastra di circa 10000 m2 per manifestazioni fieristiche “grandi” (termine mai usato in precedenza) e conseguente abbattimento di “alcuni alberi” (sic),
 
RILEVATO che
l’area ipotizzata per la Piastra nel Documento Chintana, collocata verosimilmente nello spazio fra il muro divisorio fra Piazza d’Armi e Caserma Montezemolo, pur nascondendo nel sottosuolo alcuni serbatoi per carburanti, è ricoperta da alcune centinaia di pi
ante (fra le quali alcune Sequoie di pregio),  che richiederebbero, prima di qualunque abbattimento, una valutazione di esperti n botanica, valutazione offerta gratuitamente (e rifiutata dal Comune con argomenti inconsistenti) da parte di alcune Associazioni Ambientaliste; ciò, non solo per considerazioni di ordine generale, ma anche in relazione al bilancio negativo del nostro patrimonio arboreo, che, a fronte di una prossima piantumazione di 500-600 alberi nel Parco di piazza d’Armi, ha visto purtroppo la necessità di un abbattimento di circa 1600 alberi attorno a Madonna dell’Olmo a causa della nota infestazione da “Tarlo asiatico”;
 
OSSERVATO che
in una progettazione che avesse osservato i criteri di una visione urbanistica sistemica, non si poteva non considerare l’Area di Piazza della Costituzione (5400 m2) con relativo porticato (1100 m2) come sito dedicato ad eventi fieristici e di spettacolo di portata consistente, mentre a lato del Vialone principale della Caserma potevano essere ricavati spazi di dimensioni più contenute, specie nelle zone a vegetazione più rada, per spettacoli teatrali, piccole fiere legate alle tradizioni della montagna, concerti di musica per i giovani e cinema all’aperto,
 
INTERROGA l’ASSESSORE alla Pianificazione strategica per sapere:
- se l’Area della Piastra corrisponde a quanto evidenziato e in tal caso come sia possibile abbattere solo alcuni “alberi”,
- se non sia opportuno recuperare l’Edificio A per destinarlo ad attività della Consulta dei Quartieri (che si prevedono confinate nel piccolo edificio C di 130 m2), dell’Associazionismo sociale, ambientale e giovanile,
- se il Competence Center (edificio B) non possa essere destinato anche ad attività di promozione dell’innovazione delle attività produttive in Territorio Montano, considerata la disponibilità del Politecnico di Torino, o ancora
nel settore Agriculturale, come previsto dal progetto Green LAB-Polo della Sostenibilità del Quartiere S. Paolo.
 
Ugo Sturlese  Cuneo per i Beni Comuni