Italia Nostra si preoccupa per il complesso monumentale di San Pietro a Monforte

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La sezione di Alba di Italia Nostra ha inviato alla Soprintendenza, alla Regione e al Comune di Monforte una segnalazione preventiva dell’intento di rivitalizzazione del complesso monumentale dei resti di S. Pietro nella località omonima nel territorio di Monforte d’Alba (CN). Ecco il testo del documento...



Abbiamo appreso dall’articolo “Quel design radicale che farà rinascere l’antico monastero” pubblicato su “La Stampa” n.300 del 02/11/2019 e da quanto compare nel sito internet “targatocn” del 25/11/2019, che la neonata Fondazione Radical Design della famiglia Vezza ha acquisito dalla precedente proprietà privata l’area dov’è il complesso monumentale degli antichi resti di S. Pietro nella località omonima a Monforte d’Alba.  Alla luce di quanto finora si apprende, questa sezione di Italia Nostra intende esprimere alle SS. LL. proprie osservazioni e relative istanze procedurali in merito alle modalità di intervento in un bene storico-architettonico di interesse anche paesaggistico:

- in primis va rimarcato che questa antica sede di culto (cella monastica benedettina poi possedimento della Mensa vescovile di Alba, in seguito divenuta proprietà privata) è già citata in un documento papale del 1014 e in numerose successive visite pastorali presenti nell’archivio Vescovile.

Pertanto , nonostante la deleteria situazione attuale delle residue murature, si tratta di una considerevole testimonianza storico-architettonica;

- la  rilevanza di tale complesso è evidenziata anche a livello della locale pianificazione urbanistica; difatti risulta censita come area inedificabile di tutela ambientale i cui edifici presentano interesse storico artistico. Va inoltre rilevato che questa sezione di Italia Nostra nel 2016 ha provveduto a schedare tale bene culturale nell’ambito della nazionale “Lista Rossa 2016”. Tale scheda in quell’anno è stata inviata anche al Comune di Monforte d’Alba ed alla competente Soprintendenza statale.  Per di più la collina di S.Pietro dal 2014 è inclusa nella core zone UNESCO dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato;

- chiariamo subito che Italia Nostra non è a priori contraria a mirate operazioni di recupero e restauro dell’antica struttura di cui qui si tratta, anzi  ritiene che tali interventi siano auspicabili e necessari. Va però precisato che ogni opera di rivitalizzazione (come parrebbe essere intenzione della Fondazione Radical Design) deve procedere cautelativamente ottenendo prima le necessarie autorizzazioni di tutti gli Enti competenti e impostando lavori con la sensibile, massima attenzione alla salvaguardia delle antiche strutture; non ultima l’esigenza di procedere ad adeguate indagini archeologiche nel sito di tale complesso.

Questa associazione si riserva di verificare, per quanto la normativa lo consente, le previsioni progettuali che dovranno essere redatte. In attesa di ulteriori sviluppi, confermiamo la nostra disponibilità in tal senso.

Il Presidente di Italia Nostra, sezione di Alba (Sergio Susenna)