Mondovì: una tangenziale con tanti problemi e nessun vantaggio

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A cura del Comitato Spontaneo Cittadino “Amiamo la Collina – Così Com’è”.

A seguito della nomina del Commissario straordinario per “sbloccare” il cantiere dell’ipotetico III° lotto della tangenziale di Mondovì, riportata su L’Unione Monregalese, La Provincia Granda e su La Stampa del 17.6.2021, ci permettiamo alcune riflessioni in merito.
Come noto dai nostri precedenti interventi finalizzati a sensibilizzare la cittadinanza e come esponiamo di seguito, consideriamo il suddetto progetto sovradimensionato ed inefficace per la realtà locale, datato per le condizioni odierne, e molto preoccupante per i danni consistenti che rischia di arrecare all’ecosistema collinare del Bricco di San Lorenzo...

In alternativa abbiamo proposto varie soluzioni decisamente meno impattanti sia dal punto di vista economico che ambientale, per le quali attendiamo tuttora un riscontro approfondito. Pertanto restiamo fiduciosi di poter confrontarci con il Commissario Mucilli al fine di rivedere il progetto in base alle effettive esigenze del territorio.

Rispetto al problema del traffico nel centro storico cittadino e nei tratti interni all’eventuale III° lotto, ricordiamo un dato fondamentale ma poco noto alla cittadinanza e di cui non abbiamo visto traccia sui giornali. Secondo lo scenario dell’ANASStato del Progetto al 2025 e 2045”, presentato nella video-conferenza di giugno 2020, la riduzione effettiva del traffico sarebbe pari soltanto al 6%. Il dato dimostra chiaramente che il progetto non offre la soluzione più adatta al problema.

Perché spendere oltre €115.000.000 di fondi pubblici nella realizzazione del III° lotto della tangenziale per ritrovare che 94 dei 100 automezzi in transito sulla via centrale di Mondovì continueranno a percorrerla?

Oggi la fisica quantistica, l’ecologia ed altri campi scientifici ci hanno resi consapevoli che ogni cosa è interconnessa. Vediamo come la continua conversione della biosfera in merce di scambio economico contribuisce direttamente all’acutizzarsi della crisi ambientale. La cura dell’ambiente, di cui siamo parte integrante ed inseparabile, è negli interessi di tutti noi. Questa consapevolezza ci impone di cambiare rotta, di pensare in modo più lungimirante per le generazioni future; sia a livello globale che locale, ci offre l’opportunità di investire in progetti per il recupero del suolo, del clima, degli ecosistemi e degli elementi naturali che sostengono la vita, la salute ed il benessere.

La singolare bellezza della Collina di San Lorenzo ha offerto agli abitanti del Monregalese uno spazio naturale accessibile e pulito durante la difficile situazione sanitaria di questi mesi. Come l’attigua collina di Mondovì Piazza, imputata recentemente con il vincolo paesaggistico, oggi il delicato carattere idrogeologico franoso del Bricco di San Lorenzo va protetto da interventi di cementificazione, fatto salvo quelli conservativi. Piuttosto, andrebbe valorizzato con sentieri naturalistici, percorsi ed impianti ricreativi, oltre che aiuti alle aziende agricole familiari che lavorano con metodi poco intensivi, in modo da contribuire a potenziare un turismo “lento” e sostenibile nelle Valli Monregalesi.
Considerando che il progetto del III° lotto non risolverebbe comunque il problema del traffico nel centro cittadino, vista l’unicità ed il valore ambientale del sistema collinare di San Lorenzo e consapevoli della crisi ecologica odierna, chiediamo al Commissario Mucilli un incontro per riflettere insieme su come meglio sostenere gli abitanti del Monregalese e la vitalità del nostro patrimonio paesaggistico, nel rispetto di ogni essere vivente con cui condividiamo questa magnifica Madre Terra.