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Stop al Consumo di Territorio: Asti c'è, ora tocca ad Alba ...

ImageA quindici giorni di distanza dall’affollata prima assemblea nazionale di Cassinetta di Lugagnano, il Movimento per lo “Stop al Consumo di Territorio” registra un altro tutto esaurito: questa volta ad Asti, in occasione della prima assemblea territoriale della sua storia (Sabato 7 Febbraio).
Nel gremito parterre del Centro Culturale San Secondo si è sviluppato un profondo dibattito, durato quasi quattro ore, per iniziare a declinare a livello locale la proposta contenuta nel manifesto nazionale di questo Movimento di opinione, nato per difendere il diritto ad un territorio non cementificato e, dunque, salvaguardare anche i suoli rimasti agricoli e boschivi.

Grazie agli interventi dei primi firmatari del manifesto nazionale (il Sindaco di Cassinetta di Lugagnano Domenico Finiguerra, Gino Scarsi ed Alessandro Mortarino ), del rappresentante del mondo agricolo nel Cnel-Consiglio Nazionale Economia e Lavoro (Giorgio Ferrero, anche past president della Coldiretti piemontese), dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano (attraverso il suo presidente Marco Devecchi), l’incontro si è incanalato sui giusti binari diretti verso l’obiettivo di sollevare l’esigenza di una diversa pianificazione del territorio, stimolando una lunga sequenza di interventi da parte di singoli cittadini, rappresentanti di Comitati spontanei, amministratori, agricoltori, ricercatori, professionisti.

Si è parlato di come portare anche nell’astigiano una nuova cultura del territorio, non più basata sull’equazione “maggior consumo di territorio = maggior sviluppo”; grazie alla testimonianza del Sindaco di Cassinetta di Lugagnano, primo Comune d’Italia ad essersi dotato di un piano regolatore a “crescita zero”, si sono stimolati i Sindaci presenti in sala ad avviare un simile percorso “virtuoso”, giungendo ad individuare una prima esperienza di parziale indirizzamento già in atto: il Comune di Refrancore, circa 1.800 abitanti (la stessa dimensione demografica del Comune milanese), che proprio questa sera approverà in consiglio comunale la ri-destinazione di un’area edificabile a suolo agricolo.

Si è approvata una prima bozza di Ordine del Giorno da far discutere in ogni Comune astigiano, per impegnare le relative Giunte ad alcuni precisi impegni tra cui: “censire il patrimonio edilizio esistente, nel più breve tempo possibile, individuando in particolare l’esatta situazione relativa ad abitazioni e capannoni non occupati. Data la delicatezza di raccogliere questi primari dati, basilari per qualunque tipo di pianificazione possibile, si stabilisce di sospendere temporaneamente la validità di piani regolatori, lottizzazioni e varianti in corso per quanto concerne le nuove edificazioni. E ad attivare ogni iniziativa utile, coinvolgendo amministratori e cittadini (attraverso un percorso partecipativo condiviso e che preveda anche la presenza di esperti espressi dal Movimento nazionale per lo “Stop al Consumo di Territorio”), che porti all’adozione di un piano regolatore capace di conservare e valorizzare il territorio e le risorse esistenti senza necessariamente prevedere ulteriori espansioni”.

L’assemblea ha poi deliberato all’unanimità di richiedere formalmente a Provincia e Comune di Asti, alla Regione Piemonte ed agli Enti competenti di sospendere il progetto di Tangenziale Sud Ovest e provvedere ad un preventivo ed indispensabile studio di viabilità.

Si è anche proposto di sviluppare una campagna di opinione che porti alla riconsiderazione dello sviluppo urbanistico dal piano comunale ad un piano multi-comunale (in particolare per le nuove aree artigianali, commerciali, industriali); che rappresentanti delle giovani generazioni vengano inseriti nei luoghi istituzionali per portare la voce e le aspettative dei nostri figli e nipoti; l’avvio di un'azione di sostegno e promozione del “decalogo delle buone azioni comunali” individuato dal terzo Bando per la promozione di interventi progettuali di qualità nel paesaggio astigiano e del Monferrato.

Complessivamente sono 25 i punti del corposo verbale redatto al termine dell’incontro: il primo si concentra sull’organizzazione di incontri, convegni, banchetti informativi, info-camper, raccolta firme, spettacoli dedicati alla formazione di una nuova sensibilità, che qualcuno ha simpaticamente denominato “Brigate della Bellezza”.
In ognuno dei 118 Comuni astigiani …

Sabato 14 Febbraio lo “Stop al Consumo di Territorio” si sposta ad Alba (ore 16, sala Fenoglio in via Vittorio Emanuele 19, cortile della Maddalena).
Stessa formula (assemblea aperta), con differenti “facilitatori”:

Francesco Vallerani, docente di Geografia presso l'Università di Venezia Ca' Foscari, si è occupato recentemente non solo delle relazioni tra il declino dei paesaggi e l'angoscia sociale, ma anche di strategie per il recupero ambientale;

Giorgio Ferrero, Ex Presidente Coldiretti Piemonte, Componente CNEL Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro

Elio Sabena, Gino Scarsi, Beppe Marasso e Gianni Rinaudo, primi firmatari del manifesto nazionale del Movimento per lo "Stop al Consumo di Territorio";

Flavia Bianchi, Responsabile del Settore Territorio di Legambiente Piemonte.

Moderatore: Roberto Cavallo della Coop. Erica

A seguire, la parola a tutti i presenti per analizzare pregi e criticità del territorio locale e definire gli interventi al centro della proposta contenuta nel manifesto nazionale del Movimento.

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