Un brutto fine settimana per il Belbo e suoi affluenti

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di Gian Carlo Scarrone, presidente dell'Associazione Valle Belbo Pulita.


Questa è la cronaca dell’ennesimo fine settimana di ordinario inquinamento dei nostri corsi d’acqua, a cui il gruppo volontari di Valle Belbo Pulita ha assistito, incredulo e sempre più amareggiato. A partire dalla tarda mattinata di venerdì 27 settembre, sono cominciate a giungere segnalazioni di episodi di inquinamento lungo il Belbo, il Tinella, e alcuni altri affluenti minori, che sono proseguite fino alla serata di domenica 29 ...

Evidentemente qualcuno ha pensato di sfruttare la favorevole congiuntura meteorologica (le previsioni indicavano probabilità di pioggia già per venerdì notte/sabato), per smaltire abusivamente nei torrenti un po’ di reflui accumulati, limitando così le spese per la depurazione.  

Dopo le prime segnalazioni di venerdì mattina, abbiamo organizzato due squadre di volontari, per presidiare il Belbo ed i suoi affluenti, a partire da Canelli verso monte, fino a Castino. Quasi subito, alle 14,50 di venerdì, è stato individuato a monte del ponte di Santo Stefano Belbo, un primo scarico nel torrente Belbo, con immissione di acque nerastre da reflui di cantina: immediata l’attivazione della procedura di segnalazione all’A.R.P.A. competente.

Lasciati due volontari sul posto, in attesa dei tecnici A.R.P.A., la squadra si è spostata nel territorio di Castino, da dove ci giungeva la segnalazione di uno scarico di liquami animali (suini) che al momento del nostro arrivo non era più in atto.

Nel tardo pomeriggio di venerdì, effettuati anche i prelievi da parte dell’A.R.P.A. sul precedente scarico di Santo Stefano Belbo, la situazione sembrava tranquillizzarsi … fino a sabato pomeriggio, quando una nuova segnalazione proveniente dalla Valle Tinella ci induceva ad effettuare una lunga risalita del torrente Tinella, dalla confluenza in Belbo fino al Boglietto: le acque presentavano il loro ordinario e certamente non salubre aspetto grigio-nerastro !

Ma anche a Canelli non mancano i problemi ed i pessimi comportamenti ambientali: alle 16,50 circa ci segnalano episodi di inquinamento sul Rio Trionfo ! Anche qui acque nerastre (da tipici reflui di cantina).

Attivata anche in questo caso l’A.R.P.A. competente (Asti), che peraltro confermava di essere intervenuta su questo tratto di Rio già dalla sera prima. E come se non bastasse, qualche irresponsabile aveva gettato nelle acque già compromesse del Rio, una cassetta di cefali (pesci marini) in putrefazione, con conseguente elevato inquinamento organico e emanazione di odori nauseanti.

Purtroppo non è finita: visto il tempo “favorevole”, lungo il Tinella nuovi sversamenti, come ci veniva segnalato domenica mattina, verso le 8,30 con conseguente colorazione delle acque del Rio, a monte di Castagnole Lanze.
Successivamente, abbiamo quindi ispezionato tutto il corso del Tinella, da Neive fino alla confluenza in Belbo.

Mettendo giù queste righe, sento tornare l’indignazione come già in questi due giorni appena passati, ma cresce purtroppo anche lo sconforto, nel constatare che, nonostante l’impegno per far crescere una maggiore consapevolezza ambientale ed un maggiore rispetto dei beni comuni e delle norme, continuano a ripetersi episodi di assoluta indifferenza rispetto alla qualità dell’ambiente in cui viviamo ed al diritto di tutti a vivere in un ambiente sano.

Manca ancora molto ad una vera mentalità ambientale, nei cittadini come in chi produce e lavora! Tutti devono sentirsi coinvolti e ribellarsi a questo stato di cose: segnalare un abuso, un inquinamento delle acque, non è “fare la spia”, ma rivendicare il diritto di tutti ad un ambiente sano e richiamare al rispetto di norme e doveri.

Vogliamo ringraziare, a nome dei cittadini onesti e sensibili a queste tematiche, tutti i funzionari e tecnici che, con la loro opera, sono riusciti almeno ad individuare con certezza la provenienza di alcune delle fonti di inquinamento segnalate.

Grazie infine anche a quegli amministratori che non si sono tirati indietro e che ci hanno dato una mano, in questi giorni intensi, ma anche a sostegno delle attività di sensibilizzazione ambientale della nostra associazione.

Una documentazione fotografica più completa di quanto è successo in questi due giorni “di fuoco” la troverete sul sito dell'associazione: http://associazionevallebelbopulita.wordpress.com/.

Aggiornamento:
In seguito alle numerose segnalazioni di immissioni irregolari di acque reflue, di provenienza non accertata, nel rio Trionzo di Canelli, le autorità competenti territorialmente hanno elaborato un primo piano per individuare la provenienza dei reflui, mediante tecniche traccianti o con più sofisticati metodi  di ispezione visiva.
Nel corso dell’incontro svoltosi presso il Comune di Canelli, il giorno 2 ottobre 2013, al quale hanno partecipato il Sindaco, l’Assessore all’Ambiente ed i tecnici del Settore Ambiente del Comune, il Direttore  dell’A.to5 Astigiano, il Gestore del Depuratore di Canelli (Soc. Acque Potabili S.p.A.), il Gestore del Servizio Idrico Integrato (Acquedotto Valtiglione S.p.A.), l’A.R.P.A. di Asti, oltre che l'Associazione Valle Belbo Pulita, si è preso atto delle numerose segnalazioni effettuate dai Vigili Urbani e dall' Associazione Valle Belbo Pulita stessa, provvedendo quindi  anche ad effettuare un sopralluogo congiunto lungo il Rio Trionzo.
Si è riscontrato che la problematica deriva dalla scarico di reflui, di non accertata provenienza, attraverso un canale di scolo di acqua di pioggia.
Occorre ricordare che lungo l’asse della valle del Rio Trionzo è stata realizzata, qualche anno fa e proprio per risolvere definitivamente situazioni di questo tipo, la prosecuzione della fognatura a servizio della  zona industriale, fino al confine con San Marzano Oliveto in modo da recapitare tutte le acque reflue al  depuratore principale di Canelli. Non appare pertanto giustificabile riscontrare reflui di origine produttiva  con tale frequenza, nelle acque del Rio Trionzo, se non per la precisa volontà di qualcuno di continuare ad eludere le norme ambientali e trarre profitto dall’utilizzo delle acque pubbliche come fognatura.
L’Associazione Valle Belbo Pulita invita quindi tutte le attività produttive dell’area del Rio Trionzo a verificare la situazione dei propri scarichi e di regolarizzare, laddove non l’abbiano già fatto, lo scarico nella pubblica fognatura.
L’Associazione Valle Belbo Pulita ritiene che l’incontro del 2 ottobre sia stato particolarmente proficuo, mettendo in evidenza la volontà unanime di risolvere questo problema.