Un nuovo Presidente per Asp: cercatelo tra i promotori dei referendum 2011

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La Rete delle 67 organizzazioni che danno vita al Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche, depositaria per la nostra provincia delle volontà espresse dai cittadini italiani con i due quesiti referendari del 2011 dedicati alla gestione pubblica degli acquedotti e dei servizi pubblici locali, prende atto delle dimissioni del presidente di Asp SpA, Avv. Paolo Bagnadentro, a cui rivolge i migliori auguri per un sereno futuro. Poichè i prossimi mesi saranno particolarmente delicati per lo sviluppo di Asp, alla luce del suo nuovo ruolo di organizzatore di Asti Musica, della identificazione di un Gestore Unico per il servizio idrico integrato dell'intera provincia di Asti e dell'avviato progetto di teleriscaldamento di parte della città di Asti, riteniamo che il nuovo Presidente debba essere scelto a piena garanzia di quella chiara richiesta che nel 2011 fu espressa dalla maggioranza dei cittadini elettori tramite il democratico strumento dei referendum, ovvero la necessità di garantire alla "mano" pubblica la gestione di un elemento vitale per la nostra società come, appunto, l'acqua potabile nel suo ciclo complessivo ...

Pertanto invitiamo l'amministrazione comunale di Asti, principale azionista di Asp, a voler individuare come figura prioritaria un soggetto slegato dalle compagini partitiche e parte integrante di quella vasta Rete di cittadinanza attiva creatasi attorno al Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, che nel 2007 propose al Parlamento una norma nazionale per la ripubblicizzazione degli acquedotti e, appunto, nel 2011 condusse la vittoriosa campagna referendaria.

La nostra Rete provinciale e regionale è in grado, in tal senso, di esprimere soggetti di rilievo e caratura morale e professionale e offriamo quindi al Sindaco Brignolo e alla Sua amministrazione la nostra piena disponibilità a garantire collaborazione, competenze e personalità adatte a rivestire il ruolo imprescindibile di Presidente di assoluta garanzia, augurandoci che in questa direzione vogliano andare le oculate scelte della politica astigiana.