Ospitare, aprire le porte di casa, accogliere: la nuova frontiera del "viaggio"

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di Angiola Brumana.
ImageCon l’aiuto delle parole di Anna Maria, un’amica di Roma, provo a raccontarvi una storia …
<<Siamo nel 1949. L’Europa è appena uscita dalla seconda guerra mondiale. Una guerra terribile in cui hanno perduto la vita in Europa più di 50 milioni di persone tra popolazione civile e militare e nel mondo 71 milioni circa. In cui Auschwitz ha raccontato al mondo l’orrore dei 6 milioni di Ebrei sterminati. In cui comune è stata la sofferenza dei popoli vinti e dei popoli vincitori. In questo contesto un Americano, Bob Luitweiler, pensa di creare un’associazione che possa ricucire le divisioni e le lacerazioni tra i popoli Europei in una visione del mondo di fratellanza e di pace ...
 Un’associazione capace di gettarsi alle spalle i dolori ed i livori passati di un Europa divisa ed in guerra, liberata dai totalitarismi, da lacerazioni, da strazi antichi ancora brucianti; insomma, un’associazione aperta alla costruzione di una nuova amicizia.

SERVAS nasce quindi (in Danimarca, a Carkow) come Associazione che ha nel suo progetto come fine primario LA PACE e LA RICONCILIAZIONE e come mezzi per la sua realizzazione l’amicizia, la reciproca conoscenza, lo scambio culturale, la condivisione di una progettualità pacifica e nonviolenta. E “viaggiare” significa mettere in moto questo organismo.

SERVAS è parola della lingua Esperanto che vuole dire: Servizio - Noi serviamo - A disposizione.

L’esperanto è una lingua europantica, ovvero una lingua creata a tavolino, che nella sua originale costituzione è sintesi delle lingue europee ed ha come fine il superamento delle barriere linguistiche delle varie nazioni: una lingua che le comprende tutte, universale e quindi di tutti.

Esperanto vuol dire SPERIAMO. E con questa speranza di comunicazione e dialogo nasce SERVAS. Speranza e Servizio sono le parole chiave della nostra associazione>>.


Cosa è SERVAS ?

<<SERVAS è un’associazione pacifista, internazionale, senza fini di lucro, basata sul lavoro volontario.

Indipendente da ideologie, partiti politici o confessioni religiose, ha come sua base il pensiero di Gandhi: “Con ogni vera amicizia rafforziamo le basi su cui poggia la pace in tutto il mondo”.

La NONVIOLENZA, che non investe solo le Nazioni ma i singoli individui, è una pratica del mondo che i membri Servas pongono come base fondante della loro associazione, perché proprio da ogni singolo individuo inizia la strada per la pace.

RELAZIONARSI con gli altri, incontrare persone di altri paesi OSPITANDOLE, significa superare l’ottica individualista e restrittiva incentrata esclusivamente sul proprio particolare ed interesse.

OSPITARE, APRIRE LE PORTE DI CASA, ACCOGLIERE NELLA PROPRIA CASA amici che diventano amici nel momento stesso in cui entrano nella tua casa.

A questo punto è il MONDO che ti viene a trovare e che puoi conoscere senza spostarti da casa tua. Lo stesso accade quando sarai tu a bussare alla porta di amici Servas: in quel preciso istante tu porterai la tua cultura e la cultura del tuo paese nella casa che ti ospita, fermo restando che la cultura comune che si condivide è quella della PACE.

Nel 2009 si festeggiano i 60 anni di Servas.

A SERVAS aderiscono 140 Nazioni. L’Italia ha circa 1.800 iscritti. Nel mondo, gli iscritti sono 15.000 circa. Ma il numero è destinato a crescere. E la crescita è direttamente proporzionale allo sviluppo democratico di nuovi paesi che si aprono a Servas.

Cito la Russia, ormai con un congruo numero di iscritti, l’Uzbekistan, che invita i Servas del mondo a visitare i soci Uzbeki nelle loro città, il Kazakhastan, nell’Asia centrale, il Malawi, lo Zimbabwe in Africa con l’ultimo stato africano ad entrare, il Congo di Brazzaville.

L’adesione a Servas è poi numerosissima negli Usa, nell’America del Sud, in Australia, in Nuova Zelanda, in Giappone.

Esistono tre categorie di Soci Servas:



Il VIAGGIO come mezzo

Viaggiare Servas prevede la condivisione degli ideali Servas.

Viaggiare Servas prevede di privilegiare nel viaggio il momento dell’incontro, del dialogo, dello scambio culturale, della nascita di un’amicizia.

Viaggiare Servas non significa trovare un albergo a costo zero nel paese che si visita.

Viaggiare Servas non significa trovare sempre delle ottime sistemazioni in case di lusso. Può bastare a volte un materasso a terra.

Viaggiare Servas è un Itinerario di Pace.

Per viaggiare Servas è necessario essere iscritti all’associazione.



SERVAS come sfida

In una società come quella in cui viviamo, i cui valori fondanti sono il potere, l’interesse, l’egoismo, il successo ricercato con qualsiasi mezzo, in una società dell’apparire, del SOSPETTO e della DIFFIDENZA, dell’OMOLOGAZIONE, in una società che tende a chiudersi in se stessa ed a chiudere le porte delle proprie case, SERVAS si pone in antitesi, APRENDO LE PORTE di casa, promuovendo i valori dell’AMICIZIA e dell'ACCOGLIENZA nella prospettiva Gandhiana della nonviolenza e della Pace.

SERVAS come MICROCOSMO, che può apparire il mondo dell’utopia, ma che invece esiste in un piccolo gruppo di 15.000 persone che si riconoscono nel messaggio di Bob Lutweiler che nel suo testo “SEMI DI PACE” dice che occorre seminare la pace per raccogliere la pace >>.


La prossima assemblea piemontese sarà ospitata ad Asti Domenica 16 novembre 2008, dalle 11/11.30 alle 17, in via Milliavacca 5 presso il Foyer delle Famiglie/Circolo ACLI.
Pranzo in condivisione (nel senso che tutti i partecipanti portano qualcosa ...).
Alle 15.00 è previsto un incontro con Paolo De Benedetti sulla teologia degli animali e sulle sue poesie, che parlano – appunto - di gatti.

Un'ottima occasione per conoscere da vicino Servas e respirare l'atmosfera dell'accoglienza ...


Per maggiori informazioni: http://www.servas.it