La drammatica situazione dei Produttori Palestinesi del Commercio Equo e Solidale

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A cura della Cooperativa Della Rava e della Fava.

Approfittiamo per ringraziare ancora una volta tutte e tutti voi che avete sostenuto e diffuso la raccolta fondi in favore delle nostre comunità di produttrici e produttori palestinesi. La campagna è stata organizzata da Altromercato e le Botteghe collegate con Equo Garantito e l’Associazione dei Lavoratori di Altromercato e con il supporto tecnico della Fondazione Altromercato.
Ad Asti abbiamo dedicato una giornata speciale a dicembre scorso e continuiamo con regolarità a promuoverla fino a quando sarà necessario...

Questo il link alla campagna per aderire.

Continuiamo a guardare con incredulità e sconcerto quanto accade nella Striscia di Gaza e (anche se più nell’ombra rispetto alla visibilità sui mezzi di informazione) nella West Bank, e cerchiamo per quanto possibile di esprimere vicinanza alle nostre comunità di partner che in questi mesi sono precipitate in un vero incubo di violenza, minacce, lutto, mancanza di speranza. Ci auguriamo che si agisca davvero tutti prima possibile per un cessate il fuoco e che si possano fornire tutti gli aiuti necessari ai civili che stanno pagando il prezzo più alto di questa guerra.
Altromercato, il nostro consorzio nazionale, sta partecipando al tavolo del Coordinamento Pace e Disarmo proprio per cercare, in rete con gli altri soggetti, di organizzare iniziative di sensibilizzazione e pressione per una tregua.

Continueremo a stare in contatto con le organizzazioni e vi forniremo aggiornamenti periodici.
Di seguito quindi le ultime notizie che ci sono giunte.

PARC organizzazione supporto ai contadini (datteri, mandorle, cus cus, olio evo)
Il nostro storico partner aveva un ufficio centrale e un centro di formazione a Gaza City entrambi andati distrutti, nella zona di Zeitun, in questo momento impossibile da raggiungere perché sotto controllo militare israeliano, quindi non ci sono foto a testimonianza; ha anche altri 4 piccoli uffici in varie aree della Striscia (Rafah, Khan Yunis, Deir El Balah, North Gaza).
Parc ha 43 dipendenti, attualmente sono tutti sfollati in quanto le loro case sono state distrutte e collabora con 150 volontari sui vari progetti sul territorio.
A causa della situazione e dell’inaccessibilità quasi totale della Striscia, Parc ha definito due modalità di intervento attuabili tramite i volontari in loco: supporto in campi profughi non Unwra e sostegno nelle abitazioni di privati che ospitano fino a 100 persone sfollate in ogni casa.
Fino ad oggi PARC come organizzazione non ha avuto la possibilità di entrare nella Striscia con prodotti alimentari e generi vari provenienti da fuori i confini, quindi l’unica azione attuabile è stata ed è tuttora quella di acquistare prodotti alimentari, di igiene e no food direttamente dentro Gaza e redistribuirli in box.
Per dare un’idea della drammaticità della situazione economica in passato un “Food basket” da 100 Shekel (circa 25 euro) comprendeva 30 kg di prodotti alimentari e per l’igiene di vario tipo, oggi un “Food basket” da 100 Shekel comprende solo 2 kg di derrate. Una bottiglietta di acqua è arrivata a costare 7 euro.
Ad oggi quindi come Altromercato abbiamo avuto come unico strumento di supporto, richiesto esplicitamente da PARC, l’invio diretto di denaro utilizzabile nell’immediato. I pagamenti non sono rapidi in quanto vi sono diversi livelli di controllo da soddisfare, e vengono richieste molte informazioni aggiuntive.
Il nostro partner ci tiene molto a ringraziare voi tutti e a sottolineare quanto questo contributo sia importantissimo per loro, perché volontario e fatto da persone fisiche che sostengono il loro lavoro e la loro causa.
La straordinaria importanza di questi versamenti è legata al fatto che PARC può utilizzare il denaro immediatamente e con flessibilità ove si presenta il bisogno, rispetto a quelli stanziati dalle agenzie internazionali.

AL-REEF artigiani del cuoio – sandali
In attesa dell’apertura dei confini di Gaza agli aiuti, continua intanto la raccolta fondi per la campagna Building Hope for Gaza alla quale stiamo attivamente partecipando e che ha come obiettivo l’acquisto di cous cous e altri prodotti alimentari dai contadini della Cisgiordania e la distribuzione dentro la Striscia di Gaza, quando questo sarà possibile.
Ad oggi grazie al contributo prezioso della campagna di Altromercato e di altre organizzazioni di commercio equo a livello internazionale sono riusciti come network a raccogliere oltre 70000 €.
Ci hanno comunicato una bella notizia: questa settimana hanno finalmente potuto stipulare un accordo con un’organizzazione partner in Giordania, Jordan Hashemite Charity Organization e sembra che ci sia finalmente la possibilità di far entrare nelle Striscia attraverso il varco di Karm Abu Salem i prodotti comprati e prodotti nel West Bank inserendoli nei loro convogli di aiuti.

AOWA produttrici di saponi
A fine gennaio c’è stato un incontro tra Mr Izzat di PARC e la Presidente di AOWA Miss Sawsan per costruire un accordo e una collaborazione tra due realtà che operano da anni in questo contesto tanto complesso. Questo accordo formale ci ha permesso di far sì che una parte della raccolta fondi promossa da Altromercato, Equo Garantito e ‘Associazione delle lavoratrici e lavoratori di Altromercato, verrà dedicata anche ad Aowa e ai progetti di emergenza che stanno realizzando in questo momento.
È infine notizia di questi giorni che le nostre partner produttrici sono riuscite a riavviare a Jenin il loro laboratorio danneggiato durante diverse incursioni, riprendendo l’attività di incontri delle
donne e bambini, e successivamente della produzione dei saponi. Abbiamo infatti grazie a voi tutti potuto anticipare il prossimo ordine di saponi, che sarà previsto per Maggio o Giugno 2024.