Non fiori ... ma opere di bene

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di Giampiero Monaca.
ImageQuesti sono giorni in cui i temi della scuola fanno la parte del leone ...
Dopo le pagine e pagine scritte per sostenere questa o quella tesi di riforma o controriforma, a dibattere su cosa significhi il “Maestro Unico” , su quanto  la società sia cambiata ... ecc., ora - finalmente - si capisce in cosa consistono le priorità della Scuola italiana: didattica innovativa ? ma no! Nuove discipline ? ma vah ! Laboratori multimediali ? Molto meno!
Basterebbero aule salubri e strutture solide, delle belle ed oneste scuole a misura di bambino che stiano in piedi ...

Le strutture scolastiche, anche quelle apparentemente in buono stato, sono delle “bombe ad orologeria”: se piove  entra acqua dal tetto, le fondamenta si muovono, le porte non sono a norma, si spreca un sacco di energia per scaldarle, illuminarle o raffrescarle.

Alcune sono cadenti e fatiscenti e, forse, quelle sono le più semplici da trattare, il rischio é in bella vista e si fa in fretta: si chiudono aule, si transennano locali.
Le più infide sono, invece, le strutture "quasi-nuove", "quasi-a-norma".
Ci sono Scuole, proprio qui ad Asti, edificate negli anni settanta usufruendo di  fondi per la messa a norma degli edifici pubblici, che non hanno mai avuto tutta la certificazione dovuta, che hanno finestre che non si possono aprire perché altrimenti diventano delle lame pronte a ferire gli alunni, i pavimenti sono in resina mista ad Amianto.
Scuole "quasi-a-norma" nelle quali se mandi un bambino in bagno devi sperare che non abbia voglia di sporgersi dalla finestra, altrimenti imita il volo del bambino cinese ... ah, questi bambini troppo curiosi ...

Il Governo ha stanziato 900 milioni per cento scuole; nessuna delle nostre scuole astigiane, per fortuna (o per disgrazia), é inclusa in questa lista nera ...
Allora ci terremo le nostre scuole "quasi-a-norma", quasi sicure e se succederà un incidente, lo chiameremo un ... quasi incidente ?
Tutta colpa dell'Insegnante che non ha saputo sorvegliare i propri ragazzi, incompetente e fannullone ...

E' vero: mancano i soldi, gli edifici scolastici sono di proprietà del Comune ed il Comune, in questi tempi di vacche magre, proprio non può reperire risorse straordinarie per delle scuole che in fin dei conti sono "quasi-a-norma".
E qui arriviamo ai fiori ...

Dato che inevitabilmente l'incidente (tocchiamo ferro, ma é statistica) potrebbe succedere anche da noi, la previdente Giunta del Comune di Asti ha pensato di predisporre perlomeno i fiori ...
I soldi per interventi strutturali di ripristino delle strutture non ci sono per tutti, allora  abbelliamo i viali, aumentiamo le fioriere, rifacciamo i marciapiedi (dicono 400 mila euro solo per il Viale Partigiani) ... così, in caso di disgrazia, almeno avremo i fiori per adornare una bella cerimonia ...

Ecco perché dico: non fiori ... ma opere efficaci e strutturali potrebbero salvare la pelle ad alunni ed insegnanti.
Ma voi, figli e nipoti dove li mandate a scuola ?